di Carla Mendola
Eleganza e invenzione. Impronte indelebili di un vicino passato. Icone che non moriranno mai. Storie di oggetti che hanno fatto la storia.
1 Veliero: Un progetto visionario realizzato da Franco Albini nel 1940 in un unico esemplare per la sua casa di via De Togni a Milano. Una sfida audace alle leggi della statica. Un pezzo emblematico del design che torna a vivere grazie al complesso lavoro di ricerca tecnologica compiuto da Cassina con il coinvolgimento di esperti di ingegneria navale e civile per rendere nuovamente fruibile e stabile la libreria. Due aste in legno di frassino su cui si trovano sospesi, attraverso un sistema di tiranti in acciaio, i ripiani in vetro stratificato. Ne risulta un rigore diafano, aereo.
2 Tulip Chair: Progettata da Eero Saarinen nel 1956 per la Newyorkese Knoll, è stata ideata principalmente come seduta adatta al tavolo da pranzo. La struttura ha le linee morbide del modernismo ed era realizzata con materiali a quel tempo considerati sperimentali. La fibra di vetro doveva essere, infatti, il solo materiale ma non era in grado di sostenere l’intera struttura quindi la base fu fatta in alluminio e poi rivestita, dando così l’aspetto di una singola unità. Considerata un classico del design industriale ha vinto numerosi premi come il Design Center Stuttgart Award nel 1962, il Museum of Modern Art Award nel 1969 e il Premio federale per il Disegno Industriale nel 1969.
3 Flower Pot: Con questo disegno allegro e spensierato progettato nel 1968 da Verner Panton, funzionalità e originalità si riuniscono nella stessa stanza. La sua caratteristica illuminazione diffusa, dà la possibilità di creare ambienti intimi e rilassanti. Finiture e colori si ispirano al movimento Flower Power degli anni ‘60.
4 Marshmallow Sofa: Disegnato da George Nelson nel 1956, è considerato un’icona della Pop Art. Trasforma il divano tradizionale in una serie di 18 cuscini multicolor sostenuti da una struttura in acciaio laccato nero. La sua forma e la costruzione insolita fanno di Marshmallow Sofa uno dei divani più spettacolari nella storia del design. A differenza dei tradizionali imbottiti, è stato possibile renderlo disponibile in numerosi colori e formati grazie a quello che era all’epoca un sistema completamente nuovo di costruzione additiva. Tuttavia, la sua produzione richiedeva alti costi. Prodotto da Herman Miller fino al 1965, è stato ripresentato da Vitra dal 1988 al 1994 ed in seguito riproposto nel 2003.
5 AJ in piedi: Questo design targato 1960, molto di moda e ampiamente imitato oggi, è stato creato da Arne Jacobsen, per il SAS Royal Hotel di Copenhagen. La lampada è stata fatta tenendo in considerazione lo stile e il design del famoso hotel. Con una forma asimmetrica e la funzione di orientamento può giocare con l’illuminazione e dirigere la luce. Se si guarda il piede ha una apertura, creata con l’intenzione di mettere un posacenere, con conseguente profilo elegante e delicato.
6 Specchio: Lo specchio, essenziale ma sofisticato, è un’idea prodotta dall’Ufficio Tecnico Leclettico, progettata nel 2012 con uno stile e un design tipico degli anni ‘50/ ’60. Si presenta con una struttura in rovere massello, lo si può appoggiare a terra o fissare a muro sia in verticale sia in orizzontale. Lo specchio è retro pannellato per un fissaggio più stabile e per rispondere ai requisiti di sicurezza.
7 Ball Chair: Con questa seduta a forma ovoidale il concetto di intimità e modernità è perfettamente concretizzato. La Ball Chair è un’icona del design anni ’60 interamente in fibra di vetro con funzione girevole a 360 °, divenne ben presto simbolo del cinema e della televisione. È stata progettata da Eero Aarnio per garantire la riservatezza. La si può trovare con struttura nei colori bianco o nero e tappezzeria in svariati tessuti e tonalità.
8 Scrivania Cavour: Disegnata da Carlo Mollino nel 1949 oggi, la Scrivania Cavour, è riproposta da Zanotta. È realizzata con una struttura in rovere naturale o tinto wengé su cui poggia un importante piano in cristallo extrachiaro. La cassettiera e il vano porta oggetti sono sempre realizzati in rovere naturale o tinto wengé con parti a vista laccate in color nero lucido. Il lungimirante e talentuoso patron della ditta Zanotta si convinse a partire dagli anni ‘80 dell’attualità del designer Mollino e per tale motivo iniziò la produzione di sui diversi modelli: le poltrone Ardea e Gilda, il tavolo Reale, il tavolino Arabesco e la scrivania Cavour.
9 Lampada Artichoke: La Lampada Artichoke è uno dei capolavori di Poul Henningsen realizzata nel 1958. Disegnata per il famoso Ristorante “Langelinie Pavilion” di Copenhagen, è ancora lì per essere ammirata dai visitatori. La Lampada e’ composta da ben 72 foglie messe l’una sull’altra in una struttura di 12 archi in metallo. Le foglie vengono illuminate dalla luce che passa attraverso la straordinaria struttura a carciofo. Henningsen era cresciuto utilizzando lampade a petrolio e quindi cercò di riprodurre la loro stessa lucentezza nelle sue creazioni, rifiutandosi di utilizzare le lampadine. Il futuro viene da solo, il progresso no! Questa era la sua teoria. INFURN produce quest’artistica lampada con grande attenzione ai dettagli, per riprodurre fedelmente il design dell’originale. Lo scheletro della lampada e’ realizzato in acciaio cromato.
10 Componibili: Interamente realizzati in Abs coprente, sono stati progettati da Anna Castelli Ferrieri nel 1968 per rispondere a diverse esigenze funzionali: comodino in camera da letto, mobiletto in salotto, mobile-contenitore in ufficio, in cucina o in bagno. La soluzione progettuale che anima il sistema Componibili, nonchè punto di forza del sistema, è l’elementare e solida sovrapposizione verticale dei singoli elementi tramite semplice incastro. Proposti in forma rotonda e quadrata, i Componibili possono poggiare su rotelle nella versione più grande. Personalizzabili, funzionali e pratici sono in produzione da più di trent’anni e hanno ricevuto molti riconoscimenti per il loro design. Sono esposti al Museum of Modern Art di New York e al George Pompidou di Parigi.
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