La Polizia di Stato, i militari della stazione di Modica insieme alla Guardia di Finanza di Pozzallo hanno arrestato, nella giornata di ieri, due scafisti di origine tunisina, avevano messo a repentaglio la vita di 50 minorenni, 30 donne e 140 giovanissimi eritrei.
I due trafficanti d’uomini sono Rhoume Homa Lara, del 1970, e Rafik Triki, dell’82.
Il 26 febbraio scorso approdavano al Porto di Pozzallo tre imbarcazioni della Guardia Costiera che avevano soccorso a sud di Malta 218 immigranti, quasi tutti di origine eritrea. Fornita una prima assistenza medica sono iniziate le difficilissime procedure di identificazione dei migranti, che poi si scoprirà erano partiti 4 giorni prima dalle coste libiche, tutti hanno raccontato al Gruppo interforze (Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza) di esser fuggiti da una miseria spaventosa e dalla guerra civile. Gli uomini e le donne intervistati dagli agenti erano, però, restii a raccontare nei dettagli non solo la traversata (costata 4000 euro a persona), ma l’intero viaggio, avendo paura di eventuali ritorsioni visto che tra loro si erano mescolati gli scafisti.
Dopo alcune ore la Polizia Giudiziaria riesce a identificare i due trafficanti, i quali a differenza di tutti gli altri erano in possesso di due passaporti tunisini validi. A seguito della perquisizione personale a carico dei due scafisti, sono state rinvenute diverse centinaia di dollari americani, parte del loro compenso in quanto componenti dell’equipaggio dell’imbarcazione.
Al termine dell’Attività di Polizia Giudiziaria, i due arrestati sono stati condotti presso il carcere di Ragusa a disposizione dell’Autorità Giudiziaria Iblea che è stata autorizzata dal Ministro della Giustizia a procedere nei confronti degli indagati anche se il reato è stato commesso in acque internazionali.