Basta farsi un giro per la città e vedere che il degrado non è un’idea astratta, ma una triste realtà. Spesso la parola degrado viene associata alla microcriminalità, alla presenza di extracomunitari o più in generale ad uno stato di abbandono di interi quartieri da parte dell’Amministrazione, ma non è di questo che vogliamo parlare.
In questo piccolo reportage vogliamo invece accendere i riflettori su alcuni comportamenti, dei nostri concittadini, molte volte troppo disinvolti nei confronti di quelle poche regole, che fanno la differenza nel vivere comune. Parliamo del quartiere Cappuccini, siamo in pieno centro storico, dove la sporcizia e l’incuria stanno diventando il tratto distintivo di questa parte della città; va appena ricordato che in questo quartiere sono veramente pochi gli extracomunitari.
Quando iniziò la raccolta porta a porta la ditta Busso fornì agli utenti diversi contenitori per la differenziata, contenitori con un coperchio per evitare che gli animali randagi, durante la notte, andassero a frugare tra l’immondizia. Bene, la quasi totalità dei residenti dei Cappuccini non li utilizza e così non è raro trovare di prima mattina i marciapiedi cosparsi da resti di cibo, ma non solo, il non utilizzo di questi contenitori permette la fuoriuscita degli umori delle immondizie che si riversano sui marciapiedi, con tutto ciò che ne consegue. Un posto di rilievo spetta naturalmente alle deiezioni dei cani, lasciate ai bordi delle strade, sui marciapiedi, un po’ dove capita.
Lo slargo di via Marsala, per intenderci la piazza della scuola elementare e media intitolata a Francesco Crispi, è una vera indecenza. L’aiuola che fa bella mostra di sé all’interno dello slargo è poco più che un immondezzaio maleodorante, a pochi metri di distante c’è pure un televisore, gettato chissà da dove, che giace in mille pezzi ormai da mesi. Ma ancora, tutta l’area verde che costeggia la parte bassa del quartiere, il liminare della vallata, è una discarica a cielo aperto. Sacchetti di immondizia, bottiglie, pannolini, materassi ecc. ecc. ma è mai possibile che nessuno fa nulla?
Infine, via Carlo Alberto, la strada perpendicolare a via Marsala, è costantemente irrorata da una perdita d’acqua ormai da qualche settimana. Cosa aspetta il Comune ad aggiustarla? Insomma un quartiere abbandonato a sé stesso, che se da un lato necessiterebbe di un serio intervento da parte di una squadra di pulizieri, dall’altro lato sarebbe auspicabile una maggiore attenzione da parte dei vigili urbani per far sì che certi comportamenti venissero sanzionati una volta per tutte.