Si è spento a 90 anni, nella sua casa di Catania, il maestro Manlio Sgalambro.
Filosofo, poeta, paroliere, conosciuto soprattutto per la collaborazione ventennale e fraterna con Franco Battiato.
Lentinese di nascita, autore di tantissime opere, la più famosa è “La morte del Sole”, libro di filosofia che ha avuto negli anni grandissimo successo. Ha anche scritto libretti d’opera, le sceneggiature per i tre film di Battiato (“Perduto amor”, Misikanten” e “Niente è come sembra”) e tantissime canzoni per svariati e grandi artisti: da Patty Pravo, a Roy Paci, da Adriano Celentano a Carmen Consoli, da Milva a Fiorella Mannoia.
La collaborazione più lunga, come detto, è stata quella con Battiato, una collaborazione che ha dato vita ad autentici capolavori della musica cantautorale italiana, come “La Cura”.
Battiato e Sgalambro iniziarono a lavorare insieme dal 94 in poi, diventando negli anni una coppia imprescindibile, quasi un tutt’uno sebbene a comparire sulle scene è stato sempre e solo Franco Battiato.
Il primo album firmato in coppia con Battiato è stato “L’ombrello e la macchina da cucire”, pubblicato nel 1995. I due hanno poi lavorato insieme ad una lunga serie di album come: “Gommalacca”, “Ferro battuto”, “Dieci stratagemmi”, “Il vuoto”, i tre volumi della serie “Fleurs”, fino all’ultimo disco di Battiato uscito nel 2012 “Apriti sesamo” .
Sgalambro ha anche inciso un album a suo nome, “Fun club”, prodotto da Battiato e da Saro Cosentino, che contiene cover di classici come “La vie en rose” e “Moon river” e brani moderni come “Me gustas tu” di Manu Chao.
I funerali saranno celebrati domani alle 15:30 nella chiesa Crocifisso dei miracoli di Catania.