Tutto nasce da una comunicazione del Consigliere Carmelo Ialacqua, del Movimento Città, durante la seduta di Consiglio Comunale del 10 marzo: viene sollecitato l’interessamento dell’Amministrazione per valutare l’acquisto della collezione di abiti d’epoca di Gabriele Arezzo di Trifiletti.
Il prof. Ialacqua ha evidenziato come investimenti di questo tipo potrebbero favorire la produzione di redditi di origine turistico-culturale per la città, anche attraverso lo sfruttamento del patrimonio storico-artistico che potrebbe essere valorizzato dall’allestimento di un polo museale di tale valenza.
Evidentemente la collezione, itinerante in mostre per tutta la Sicilia, da oltre vent’anni, è stata posta in vendita, evenienza di cui non si conoscono i particolari, nemmeno attraverso il sito web della collezione.
La proposta vede convergere, contemporaneamente, verrebbe da dire sinergicamente, voci di espressioni politiche diverse, e anche opposte. Addirittura un’Associazione culturale manifesta soddisfazione per l’attenzione dimostrata dal Sindaco e dalla Giunta, attenzione di cui non abbiamo avuto contezza.
La scelta viene auspicata come frutto di lungimirante e illuminata convergenza intellettuale che, per mezzo della collezione, permetterebbe l’istituzione di un Museo della Moda del Mediterraneo, da allocare, naturalmente nel Castello di Donnafugata.
Il comitato di Ragusa di Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale approva la proposta per il valore della collezione che rappresenta un unicum nel panorama della cultura del vestito e della moda siciliana degli ultimi tre secoli.
La Collezione in questione, di pari livello se non addirittura superiore a quella di Palazzo Pitti a Firenze, sarebbe una grande occasione di sviluppo per la nostra città perché determinerebbe la presenza nel nostro territorio un gran numero di turisti, curiosi, ed esperti del settore, con evidenti benefici economici.
Ultimo, in ordine di tempo, il sostegno alla proposta che arriva dal circolo PD “Rinascita Democratica”, il terzo circolo di Ragusa, che vede nell’acquisizione della raccolta l’opportunità di dare vita ad un giacimento museale che può attrarre turisti da tutto il mondo.
Non solo un elemento di cultura del vestito e della moda siciliana degli ultimi tre secoli, di eccezionale interesse storico e etnoantropologico, ma la possibilità di conservare memoria storica della comunità.
Per i militanti del terzo circolo democratico di Ragusa, a cui fanno capo i due rappresentanti del Partito in Consiglio, Giorgio Massari e Mario D’Asta, una occasione da non perdere per dare vita ad un circuito culturale del territorio che possa fingere da volano del turismo per il rilancio dell’economia.
Anche al di fuori dei movimenti politici e culturali, la città segue con interesse l’esito della proposta, ravvisandone l’intrinseca valenza di ordine culturale e turistico, e attende di conoscere gli aspetti economici del progetto per valutarne i costi in termini di possibili rientri. In ambienti vicini al settore turistico, il progetto, che deve comprendere anche i costi di allestimento della sede museale e di adeguati servizi di mantenimento e conservazione dei preziosi capi, viene considerato importante, ma c’è il timore che possa distogliere fondi da altre realizzazioni che gli operatori considerano non meno importanti e urgenti.