Meeting al Mediterraneo Palace per la presentazione di Forza Italia 2.0: elegante serata, assai partecipata, con un pubblico come non si vedeva da tempo nelle riunioni politiche. Non c’erano elettori con la schiena curva, come eravamo ormai abituati nelle convention di partito, chiamati dai leader a impinguare le presenze in sala, ma solo gente animata da passione spontanea che vede nella rinascita di Forza Italia una delle possibili strade per uscire dalla crisi, anche e soprattutto localmente, e tornare a essere protagonisti in Sicilia.
Merito va dato agli organizzatori, al nocciolo duro dei berlusconiani che non si sono fatti sedurre dalle sirene di altre formazioni politiche e che, al primo richiamo, hanno saputo radunare il meglio di quanto il partito ha espresso negli anni.
E’ stato anche emozionante vedere ‘’quelli del ‘94’’, forzisti della prima ora, visibilmente emozionati nel rivivere una storia che, evidentemente, non è mai sopita.
Una serata particolare che ha avuto anche un parterre di ospiti di primo piano: visibilmente soddisfatto Giovanni Occhipinti, riferimento del coordinatore regionale, padrone di casa in doppia veste, che ha avuto il piacere e l’onore di presentare agli intervenuti quanto di meglio esprime Forza Italia in Sicilia.
Il coordinatore regionale senatore Vincenzo Gibino, l’on.le Stefania Prestigiacomo, il parlamentare europeo, on.le Salvatore Iacolino, il vice capogruppo all’Assemblea Regionale Siciliana, on.le Figuccia, l’on.le Giorgio Assenza. Rientrati a pieno titolo nella casa berlusconiana, del resto, affettivamente mai abbandonata, il leader di Grande Sud on.le Gianfranco Miccichè e il nostro Senatore Giovanni Mauro, indimenticato padre, animatore instancabile e leader indiscutibile della prima Forza Italia in provincia.
Spiccava, inoltre, la presenza dell’unico rappresentante nel Consiglio Comunale del Capoluogo, l’ing. Maurizio Tumino, che, solo formalmente, non ha ancora ufficializzato il cambiamento del nome del gruppo nel civico consesso, considerando la sua, più che una adesione a Forza Italia, la persistenza nelle posizioni vicine al leader nazionale. Per la cronaca, era presente anche il consigliere comunale Giuseppe Lo Destro.
Tantissimi gli esponenti politici da sempre vicini al partito di Silvio Berlusconi, Riccardo Terranova, di Vittoria, Peppino Burgio di Giarratana, Attilio Sigona di Pozzallo, Innocenzo Leontini di Ispica, Giancarlo Migliorisi, Peppino Angelica, Giovanni Mallia, e Fabrizio Ilardo di Ragusa, Giancarlo Cugnata di Comiso, Vincenzo Pitino di Modica.
In sala dominava un entusiasmo tangibile, tutti gli interventi sono stati seguiti con attenzione e applauditi in più punti, si avvertiva la voglia di tornare a fare politica in grande stile, per riportare, al più presto, già dalle prossime consultazioni per il Parlamento Europeo, il livello dei consensi, in provincia, ai numeri e alle percentuali che hanno fatto di Forza Italia la protagonista, indiscussa, della politica su tutto il territorio ragusano.
La diretta della convention
Partecipata convention di Forza Italia al Mediterraneo Palace, per il rilancio del partito/movimento di Berlusconi
Appassionato l’intervento di apertura di Giovanni Occhipinti che ha esaltato le prerogative di un tempo, di una provincia che, da livelli di eccellenza, nei settori dell’agricoltura, ella zootecnia e dell’industria, è piombata nel più critico degli immobilismi, anche a causa delle dissennate politiche regionali che vedono consenzienti anche parlamentari del territorio e per cui si impone un impegno costante di Forza Italia.
Giorgio Assenza ha visto nella grande partecipazione di simpatizzanti la testimonianza della speranza di rinascita di fronte alle politiche inspiegabili, nazionali, che tutelano il lavoro dipendente, e regionali che fanno rimpiangere i governi passati, quelli, finora, ritenuti i peggiori della storia siciliana. Nell’esprimere il suo plauso per l’opera di Vincenzo Gibino, intento a ricostruire il partito senza preconcetti, ha auspicato la partecipazione della base alle scelte decisionali, indispensabile in un grande partito della destra che deve essere e rimanere plurale.
Pregnante e trascinatore, al limite della emozione, l’intervento di Giovanni Mauro, esaltante come sempre già nell’incipit in cui chiama un applauso per la presenza dei ragazzi del ’94 e del 2014, una presenza che dice che non c’è rassegnazione. Per il senatore ragusano non ci possono essere poteri forti che hanno diritto di condizionare la nostra vita: il territorio ragusano non ha avuto nulla dalle partecipazioni statali ma ha sopperito con la genialità e ha superato le aree privilegiate della Sicilia, ora si deve essere vicini a Forza Italia che diventa parte civile contro il potere costituito.
Con la consueta, intatta, verve oratoria che lo ha sempre contraddistinto, ha ricordato lo sviluppo che Forza Italia ha saputo elargire alla nostra terra, a cominciare dai cento e passa miliardi del Patto Territoriale per finire all’aeroporto di Comiso, di cui rivendica i primi progetti di riconversione e per cui ha dato ampio riconoscimento all’impegno di Gianfranco Miccichè, determinante nell’innescare i procedimenti giusti che hanno portato all’esito di cui tutti oggi possiamo godere. Mauro ha concluso sognando un grande partito per una grande Sicilia e una grande Ragusa.
Gianfranco Miccichè ha rievocato, sorridendo, rivolgendosi anche a Giorgio Assenza, per le tante tribolazioni vissute per l’aeroporto e ha fatto partecipe la sala dell’emozione vissuta, per la prima volta, poche ore prima, quando il suo aereo è atterrato sulla pista del Magliocco.
Nell’offrire la massima collaborazione a Gibino per il compito assegnato da Berlusconi, ha ufficialmente annunciato la sua disponibilità per una candidatura alle prossime europee, per concorrere personalmente al successo che deve riportare Forza Italia ai fasti di un tempo, ai momenti magici che possono ricondurre alla vittoria.
Il parlamentare europeo Salvo Iacolino si è detto certo dell’impegno per il partito della componente ragusana che ha dimostrato, con la manifestazione di lancio del nuovo partito, di esserci e alla grande.
Stefania Prestigiacomo, reduce dalla manifestazione della mattinata a Siracusa, sua città, si è detta felice di essere intervenuta anche a Ragusa, dove si sente ugualmente a casa, in una terra per cui tanto è stato fatto dal partito, anche grazie alla sua attenzione. Lanciando una frecciatina a quanti, dopo aver lasciato il partito, hanno anche abbandonato la città, consegnandola nelle mani degli inesperti grillini, bloccandone lo sviluppo e la crescita, sia pure lenti, ha auspicato il ritorno ad una politica non patinata ma a contatto con la gente, facendo tesoro degli errori commessi e amplificando la capacità di ascolto, fondamentale per incrementare i consensi.
Il vice capogruppo all’ARS Figuccia ha incentrato, con passione, il suo intervento sulle criticità della politica regionale, dicendosi fiducioso che il partito, stringendosi attorno al leader Berlusconi, saprà ritrovare la via del successo per guidare con serenità la nazione e la regione.
Intervento di chiusura quello del senatore catanese Vincenzo Gibino, coordinatore regionale di Forza Italia.
Esaminando gli errori commessi, si è detto fiducioso nelle potenzialità di un partito che non è più un catalizzatore di voti, come lo era il PDL, ma si pone come l’interlocutore del popolo che rivendica la scelta di essere protagonista. Gibino considera Forza Italia un movimento, non un partito che rimane, comunque, qualcosa di statico. La forza del movimento è il popolo, lo stesso che costituisce l’ultimo baluardo di Silvio Berlusconi e lo sostiene nelle avversità.
Lucide le sue analisi finali che ha voluto riservare alle vicende politiche siciliane, ingessate dall’immobilismo di Crocetta, e a quelle nazionali dove vede con fiducia l’azione di un Renzi che risulta gradito anche a Forza Italia per alcune scelte e posizioni che, naturalmente, devono essere confermate per proseguire sulla strada che faccia uscire il paese dalle sabbie mobili della crisi.
Ultimo appello agli elettori di Forza Italia che, presto, con il voto, dovranno non solo confermare il ruolo di protagonista del partito ma potranno esprimere il forte sostegno a Berlusconi per lanciare un forte momento di riflessione sul vulnus di democrazia che non colpisce solo il politico ma il popolo tutto.
Foto di Alessandro Migliorisi