I consiglieri Maurizio Tumino e Giuseppe Lo Destro, anticipando i contenuti di una interrogazione che sarà inoltrata all’Amministrazione, in ordine alla questione dei concorsi per l’assunzione di dirigenti, hanno inoltrato una nota al Presidente del Consiglio, Dott. Giovanni Iacono, affinché si faccia carico di rappresentare il disagio che nasce dalle innumerevoli sollecitazioni rivolte, a loro stessi, da ampie fasce della popolazione, smarrita di fronte alle tante voci, che circolano insistenti, sule diverse zone d’ombra che ammantano la vicenda.
Nella missiva, si richiamano il rispetto dei regolamenti e l’obbedienza ai principi di legalità, ritenuti valori non negoziabili e sollecitati, con urgenza, in primo luogo, dall’etica pubblica.
Per i consiglieri, firmatari della nota, l’attento esame degli atti relativi ai concorsi pubblici, per l’assunzione a tempo determinato dei dirigenti con profilo professionale amministrativo e tecnico, ha fatto rilevare una serie di discrasie che non possano essere sottaciute.
Sono state rilevate spiacevoli inadempienze, dettate dall’art. 57 del regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi del Comune di Ragusa, in ordine alla trasparenza delle procedure del concorso suddetto, riguardo i posti messi a concorso, i requisiti di accesso dei candidati, i criteri di scelta ed anche la composizione della commissione esaminatrice.
Verrebbe disatteso anche il comma 5 dello stesso articolo che riguarda la composizione della commissione tecnica, in chiaro disprezzo alle leggi e ai regolamenti che disciplinano, appunto, la materia.
Viene eccepita, altresì, la presenza nelle due commissioni, per il profilo tecnico e per quello amministrativo di uno stesso membro che, in aggiunta, si trova in un evidente potenziale conflitto di interessi in quanto lo stesso è organo deputato a proporre alla giunta la valutazione annuale dei dirigenti e l’attribuzione ad essi dei premi previsti dalla normativa.
Ciliegina sulla torta, ciò che è ha destato maggiormente l’attenzione dei consiglieri, è il fatto che, solo successivamente alla pubblicazione dei nominativi dei candidati ammessi al concorso, la commissione ha proceduto ad individuare degli elementi di valutazione dei curricula attribuendo ad essi dei pesi specifici differenti, con particolare riferimento ai requisiti di ammissione alla selezione, stabilendo di fatto, prima della prova orale, una pre-graduatoria.
L’avviso pubblico in parola non prevedeva alcuna attribuzione di punteggio, ma solo un procedimento comparativo tra le caratteristiche di ciascun candidato mediante una mera valutazione dei curricula e del colloquio. Il fatto “curioso” è, poi, che la commissione avendo deciso, comunque, di attribuire un punteggio, abbia dato uno stesso peso alla valutazione dei curricula e alla valutazione del colloquio in difformità a quanto, invece, aveva l’amministrazione inteso fare con il concorso per il dirigente economista nel quale addirittura è stato attribuito un peso maggiore al colloquio.
L’interrogazione vuole far luce sule motivazioni che hanno indotto l’amministrazione ad assumere tali comportamenti.