La casa della libertà torna a popolarsi ed attrae i molti figli dispersi tra i mille rivoli della rivoluzione cosmica del nuovo millennio. L’energia sprigionata dall’impazzimento della sinistra di Crocetta, spinge gli attori siciliani a stringersi a coorte per fra fronte alla nuova stagione della politica che non tarderà.
Nessuno scommette più di tanto sul giovane Renzi, che seppur volenteroso di portare nuova acqua a questo stagno putrido delle istituzioni romane, non pare gradito ai suoi stessi fautori del PD, né tanto meno alla sinistra storica che palesemente lo attacca nelle piazze, né alla destra più o meno moderata che sta sfruttando il momento per una riorganizzazione complessiva.
Paradossalmente quello che Berlusconi auspicava quando ancora contava ed aveva un ruolo, si sta verificando adesso che il medesimo appare oltremodo bollito e privo di ogni seppur minima forma di credibilità nazionale ed internazionale.
Eppur si move, il meccanismo di aggregazione si sta muovendo ed il motore non è il Cavaliere, ma la voglia che ha la gente di far ripartire il paese, attraverso una spinta che solo il centro destra può dare.
La scelta del giovane Minardo, onesto deputato, che vantando l’appartenenza ad un gruppo familiare economicamente molto potente, trae grande serenità per il suo lavoro e soprattutto per la sua libertà da condizionamenti, è pertanto una scelta libera e fondata sulla comprensione che le condizioni del contesto non sono quelle di qualche mese fa. Certamente avrà giocato il suo ruolo la scarsa valorizzazione che Alfano ha fatto del giovane Minardo, ma secondo me c’è di più. C’è qualcosa di nuovo che si sta muovendo, che egli ha percepito e che lo spinge verso questo polo, dove si ritroverà con vecchi amici, ma non solo. E nel contempo ha evitato di contarsi come NCD, che non sarebbe stato per nulla facile, essendo praticamente da solo.
Non sono moltissimi quelli che saluteranno con benevola accoglienza questo rientro, basti pensare a quanti hanno fatto rientro prima di lui in Forza Italia, convinti di avere preso la prima battuta, ma che adesso dovranno fare i conti con il deputato nazionale, amico personale del grande Silvio, in un partito dove la gerarchia e la meritocrazia non ha mai contato un bel fico secco, mentre la vicinanza al cerchio magico è tutto. E scusate amici e lettori, ma il Giovane fa parte del cerchio, dunque le carte ritornerà a darle lui.
Sembra contento il Senatore Mauro che spera in un mancato ritocco della istituzione del Senato per una candidatura già concordata con il Nino Minardo. Mentre appare un po’ meno felice Giovanni Occhipinti che dovrà rivedere i suoi piani per un nuovo tentativo alla Regione.
Vanta una sua autonomia il deputato comisano Giorgio Assenza, che permarrà in questo sodalizio fino a quando le file di alleanza nazionale non saranno adeguatamente rinsaldate per riprendere il volo in autonomia. Non c’è dubbio infatti che questa fascia di elettori pretende il ritorno del logo, della fiamma tricolore, e non vorrà saperne di confraternite con i forzisti. Il PDL è finito e pertanto si ritorna alla casa della Libertà , o della felicità se volete: tutti insieme ma ognuno con il suo simbolo.
Tutti tranne Casini che il simbolo lo vuole perdere a tutti i costi per un matrimonio con il Nuovo centro destra di Alfano, ma due tavoli con tre gambe non fanno un tavolo a sei gambe: restano due tavoli rotti. Bisognerà dunque lavorare di più sul progetto per ritrovare una vera identità che riesca a dare base più solide ai moderati italiani e siciliani. Occorre recuperare credibilità con scelte di campo chiare , e sinceramente le imminenti elezioni europee non aiutano se pensano di formare il Partito popolare europeo che gli italiani ricordano come il partito del Cancelliere tedesco!
Chi invece sarà felice della scelta di Minardo è il deputato regionale Nello Dipasquale. Da tempo il suo elettorato, che si caratterizza per provenienza ed una cultura di centro destra, chiede di trovare una casa nuova non a sinistra ma nel centro destra. E la casa della Libertà che ha un grande forza di attrazione gli ha involontariamente trovato una bella sistemazione.
Dopo un’estate di sms e di ammiccamenti con il suo amico Angelino Alfano, il deputato ragusano, senza Nino Minardo tra i piedi, potrà prendere il suo posto e riaprire la bottega del Nuovo centro destra, riallacciando i rapporti con Castiglione e con La Via, potente eurodeputato e potenziale candidato alla presidenza della Regione Sicilia.
Gli amici di Dipasquale già nella nottata hanno iniziato il tam – tam per rinsaldare le file e lasciare la spiaggia di Crocetta in vista di mari più pescosi, come la casa della libertà.
Dipasquale, che è un bravissimo pescatore, invita tutti alla calma e riflette sulla circostanza che le reti sono in acqua e bisogna raccogliere il pescato, prima di cambiare verso il centro destra. Aspetterà dunque di capire cosa c’è da prendere in questa manovra di rimpasto e riparto di sottogoverni e solo dopo farà le sue scelte.
La casa della libertà ha ripreso la sua armonia, c’è già la musica, mancano le donne di casa per animarla, ma Sonia Migliore e Elisa Marino stanno già facendo un pensierino.. mamma butta la pasta!
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