Presentato stamattina in biblioteca comunale a Chiaramonte Gulfi, il progetto “Laboratorio produttivo protetto Pietrangolare”, frutto di una sinergia fra la cooperativa sociale no profit Pietrangolare di Pedalino e l’azienda Mondial Granit di Chiaramonte Gulfi.Un incontro Profit – no profit, il primo di questo genere in tutto il sud Italia, che potrebbe diventare un esempio per tante altre aziende.
Oltre alla presidente della cooperativa, Biagia Mezzasalma e alla vice presidente Gisella Guastella, erano presenti anche Giovanni Leonardo Damigella, proprietario della Mondial Granit e sua Eccellenza il Prefetto di Ragusa Annunziato Vardè. Tantissimi, i rappresentanti istituzionali: ovviamente, il sindaco Vito Fornaro, padrone di casa, insieme ai rappresentanti dei Comuni di Monterosso, Vittoria, Giarratana, Modica e Acate.
Ma in cosa consiste, in parole povere, questo progetto? A spiegarlo, la vice presidente Guastella: “L’obiettivo è quello di inserire i ragazzi con disabilità fisica nel mondo del lavoro, facendoli lavorare in azienda: si occuperanno di toponomastica, mosaici e oggettistica: tutto ciò che ha a che fare con la pietra”.
Il progetto ha principalmente tre aree di riferimento: una dedicata alla produzione (toponomastica, oggettistica e mosaico), una alla formazione vera a propria e una sociale: lo scopo, infatti, è quello di istituire per i diversamente abili dei programmi personalizzati, in modo da esaltare le loro competenze.
Ad aprire la conferenza, il Prefetto di Ragusa: “Ho accolto con entusiasmo l’appello a presentare questa iniziativa finalizzata al coinvolgimento nel mondo lavorativo di persone svantaggiate. E’ un’iniziativa che va incoraggiata e sostenuta. La numerazione civica è l’obiettivo più immediato. Per questo confido nella sensibilità delle istituzioni”. I Comuni, infatti, potrebbero commissionare i lavori che riguardano la numerazione e la toponomastica delle loro città.
Damigella, spiega quale sia il ruolo della sua azienda: “E’ un progetto che volevo realizzare da tanto tempo. L’azienda ha investito 350 mila euro per organizzare e costruire un laboratorio bellissimo, con macchinari all’avanguardia. La gamma di lavori da realizzare è potenzialmente infinita. Daremo gratuitamente l’energia elettrica, i macchinari e l’assistenza per l’avvio. E speriamo che a fine aprile possa esserci già l’inaugurazione. Tenete presente che non esiste niente del genere in tutto il centro – sud. Loro devono diventare competitivi. Un’azienda, può anche essere attenta al sociale”.
A spiegare, invece, il significato del nome della cooperativa, Fra Giancarlo Matteo: “Io sono socio della cooperativa. Sono di Ragusa ma vivo a Ispica. Il nome ricorda la liturgia e ha anche una valenza spirituale. La pietra scartata, nelle Scritture, è la pietra che diventa angolare, a cui si vuole dare un valore”.
Biagia Mezzasalma, presidente della cooperativa e disabile, spiega: “Oltre ad essere presidente della cooperativa, sono anche sociologa e disabile. Appartengo a quella categoria di cui si parla. La diffidenza, il pregiudizio, la discriminazione e l’indifferenza le ho sperimentate su di me. Dai dati disponibili emerge un dato sconfortate: la legge che prevede l’inserimento dei disabili nelle aziende non ha dato gli effetti sperati, soprattutto nel Meridione. Così, abbiamo pensato di creare nuove occasioni. Speriamo di raggiungere non solo una reale inclusione lavorativa, ma di creare un modello anche per le altre imprese, scatenando un circolo virtuoso”.
Il laboratorio, può contenere fino a di 15 persone che verranno seguite da maestri d’arte e professionalità del mondo imprenditoriale. I rappresentanti istituzionali presenti, hanno manifestato reale interesse per l’iniziativa.
Il sindaco di Chiaramonte, Vito Fornaro, dichiara: “E’ un progetto che vede protagonista un’azienda di Chiaramonte. Siamo orgogliosi perché Chiaramonte dimostra ancora una volta sensibilità per queste problematiche: dare una possibilità ai diversamente abili”.