Come abbiamo già avuto occasione di far notare, la prima mezzora di Consiglio Comunale risulta più densa di contenuti interessanti che non l’esame e la trattazione dei punti all’odg.
La seduta di mercoledì 26 marzo 2013 ha visto protagonisti, per una volta, i consiglieri di maggioranza che si sono profusi in comunicazioni di vario argomento, peraltro legittimamente contestate come fuori dal regolamento dal consigliere Mirabella, che non ha intravisto, per molte delle comunicazioni, le canoniche domande all’amministrazione.
Primo intervento quello del consigliere Ialacqua del Movimento Città che non ha risparmiato critiche all’amministrazione in ordine a diversi argomenti, con toni decisamente garbati ma assai decisi.
Si esige una posizione chiara dell’amministrazione in merito al possibile acquisto della collezione di abiti d’epoca della famiglia Arezzo di Trifiletti.
Si chiede se esiste un progetto culturale, anche in relazione alla collezione stessa, che esuli dalla semplice inclusione di schede di riferimento per il progetto ‘Cultura in movimento’, iniziativa peraltro, pare, poco gradita dal proprietario della collezione.
Ancora Ialacqua ha parlato di illogicità nel metodi di selezione per l’assunzione dei dirigenti, biasimando, peraltro, interviste di concorrenti alla selezione e la pessima gestione della vicenda ‘’lettera anonima’’ per cui si è arrivati a intraprendere un percorso della commissione trasparenza, ma a porte chiuse, dopo aver diffuso il contenuto della missiva in pubblico consiglio.
Intervento concluso dall’appello al Segretario Generale per avere pareri di legittimità e di efficienza amministrativa in merito alle scelte dell’amministrazione.
Intervento che ha destato enorme sorpresa e che si potrebbe anche definire, per certi aspetti, esplosivo.
Dopo un intervento del consigliere Licitra che ha difeso le scelte della Giunta per la selezione dei dirigenti, arrivando a giudicare perseguibile per legge il procurato allarme determinato dalla lettera anonima, è stato il consigliere Stevanato del M5S a colorare le ‘comunicazioni’ con un appassionato intervento per ribadire piena fiducia dei pentastellati al Presidente del Consiglio.
Prendendo spunto dal resoconto della riunione della commissione dei capigruppo per le modifiche al regolamento, diffuso attraverso le colonne di questo giornale, Stevanato si è scagliato contro le vie infinite della speculazione politica che, ad opera di ‘’sedicenti giornalisti e blogger’’, avrebbe prodotto ricostruzioni scabrose di scelte lineari e trasparenti, arrivando a teorizzare che, dietro le proposte di modifica, fossero sottintese manovre politiche tendenti a sfiduciare l’attuale Presidente del Consiglio.
Ribadita piena fiducia a Giovanni Iacono, per la rappresentatività e l’equilibrio del suo lavoro, cercando di spiegare l’opportunità (ma non l’obbligo, ndr ) di adeguare lo Statuto alle nuove normative, confermando, comunque, l’intenzione di procedere nell’iniziativa, non smentendo, peraltro, nulla di quanto letto nell’articolo, definito, in separata sede, ineccepibile.
Per inciso va rilevato, in quanto attinente, il successivo intervento del capogruppo Mirabella che ha confermato la fondatezza del nostro resoconto, per i contenuti della riunione dei capigruppo e per le impressioni rilevate.
Altra comunicazione rilevante, nel panorama della seduta, ancora una volta scaturita dalle colonne di giornaleibleo.it, come espressamente citato in aula, è stata quella della consigliera Nella Disca che, contestando le opinioni espresse a proposito dell’ ‘’ennesima seduta del Consiglio Comunale (quella del 20 marzo, ndr ) improduttiva, che non riesce ad esitare i pochi punti all’ordine del giorno, fra l’altro composti da atti d’indirizzo, mozioni e ordini del giorno abilmente orchestrati dalla solita abile opposizione che sfrutta l’unica possibilità che rimane in Consiglio per affermare il suo ruolo di contrasto alla maggioranza grillina.
Un copione stantio, che vede i pentastellati tutti acquattati fra gli scranni dell’aula consiliare, pronti solamente a premere il pulsante del no ad ogni tentativo di deviare, anche minimamente, dalla politiche stabilite nel metup’’ ha voluto significare l’impegno dell’amministrazione, dei consiglieri e del metup per dare vita ai programmi condivisi dagli elettori, finalizzati a produrre una società libera, pulita e trasparente, per cui, però, occorrono fondi adeguati per dare risposte e servizi.
Per Nella Disca, che ha anche difeso le scelte in tema di modifiche al regolamento, mirate a snellire e poter verificare l’operato di chi si occupa di politica, all’insegna degli ideali dei 5 Stelle, le difficoltà nascono dall’aver ereditato ‘’una macchina senza ruote e con il motore fuso’’, considerazione, senza dubbio ‘’forte’’ che, riteniamo, possa sollevare non poche polemiche.
Successivamente alle comunicazioni sono stati esitati i punti all’ordine del giorno, di cui diamo resoconto in altra parte del giornale.