Nonostante il Comune di Ragusa sia dotato di uno dei migliori assessori che una amministrazione possa desiderare, per competenza sulla materia ambientale, dopo quasi un anno dall’insediamento della nuova giunta, ci sono sul tavolo solo progetti e sogni da realizzare.
Non è una opinione, ma ciò che è emerso, chiaramente, nel corso dell’ultima seduta della Commissione Ambiente. L’assessore Conti ha relazionato sulla raccolta dei rifiuti in città, ha fatto il punto sulla raccolta differenziata, avvalendosi anche della proiezione di alcune diapositive che hanno passato in rassegna alcune realtà dove la differenziata svolge un ruolo di protagonista nelle politiche ambientali cittadine.
Molti dei consiglieri presenti hanno apprezzato gli intendimenti e i progetti a cui l’assessore vuole ispirarsi, ma non hanno potuto fare a meno di rilevare la profonda incertezza per i tempi di attuazione, che dipendono, anche, da altri organi sovracomunali.
Esistono incertezze ineluttabili, dipendenti dalle contorte normative regionali, che gettano ombre sul buon esito di problematiche come quelle della discarica, che potrebbe ottenere un ‘allungamento’ della sua operatività, senza eccessive lungaggini burocratiche ma con interventi rapidi, e dei centri di compostaggio.
Per la raccolta differenziata nessuna certezza: occorrono un progetto efficace, una azienda professionalmente adeguata, una valida campagna informativa ed educativa seguita da efficaci controlli, troppo per poter dire che a breve la città possa rappresentare un modello di efficienza in merito.
Attualmente la differenziata è sotto livelli accettabili e non sono previste estensioni delle zone interessate:
Si è parlato di un piano di comunicazione che, si spera, non si risolva nella classica campagna istituzionale a beneficio di giornali e televisioni, con il materiale stampato introvabile, come in passate occasioni.
Nel corso della seduta l’Assessore ha avuto modo di soffermarsi sul Piano nazionale di prevenzione dei rifiuti, approvato nello scorso mese di ottobre, primo esempio di programmazione a livello nazionale nel campo della prevenzione dei rifiuti, le cui finalità si riassumono in obiettivi generali di riduzione relativi alla produzione, rapportata al Pil, dei rifiuti urbani, speciali pericolosi e speciali non pericolosi.
Anche in questo caso, l’informazione e la sensibilizzazione dei cittadini ricopriranno un ruolo fondamentale per orientare i comportamenti di produzione e consumo verso modelli con minore impatto intermini di produzione dei rifiuti.