Un giovane chiaramontano reciterà in uno spettacolo teatrale diretto da Ruben Ricca, noto regista di fama internazionale: si tratta di Marco Sgarioto, 29 anni, di professione agronomo ma con una grandissima passione per il teatro. L’inedito spettacolo, scritto di proposito per un cast italiano, verrà rappresentato l’11 aprile al cinema Lumière e si intitola “La luce scende dall’alto”. Un’opportunità che, spiega Marco Sgarioto, è nata quasi per caso: “Tutto accadde due anni fa. Io recitavo con gli Amici del teatro, compagnia con la quale collaboro sporadicamente. Insieme, abbiamo fatto “Natale in casa Cupiello” e “Napoli milionaria”. Ho recitato anche con gli Skiffariati. Principalmente, dunque, facevo e faccio teatro dialettale. Un giorno, una ragazza mi disse che c’era un regista argentino che stava facendo dei provini a Ragusa. All’inizio pensavo fosse impossibile, infatti ho fatto il provino per caso. Morale della favola, questo regista mi sceglie. La stessa sera, abbiamo iniziato a fare le prove. Da qui nasce l’avventura”. Ruben Ricca, il cui nonno è di origini modicane, è nato e cresciuto in Argentina, a Buenos Aires. In patria, presto diventa un attore di fama nazionale. Diventa regista negli anni ’80 e, successivamente, si trasferisce insieme alla moglie a Madrid dove fonda una sua casa di produzione, mettendo in scena i suoi spettacoli. Arriva a Modica nel 2005, forse richiamato dalle sue origini. Rimane affascinato dalla città barocca e acquista anche una casa. Nel 2012 ottiene il patrocinio dell’ambasciata argentina in Italia per lo spettacolo “Indovino dallo sguardo” ed ha ricevuto anche il premio “Ragusani nel Mondo”. Marco Sgarito, continua: “Ruben Ricca sceglie di proposito attori non professionisti, perché vuole menti sgombre”. Lo spettacolo che verrà proposto al Lumière, si diceva, è un inedito e sarà possibile assistere su prenotazione. La visione è prevista per le 20.00. A proposito dello spettacolo, Marco Sgarioto spiega: “E’ uno spettacolo che si avvicina al teatro dell’immagine, quasi surrealista. Si sente molto l’influenza filosofica di Wilde e Schopenaur”. Aspettative? Sgarioto spiega: “Non è tanto quello che mi aspetto, ma quello che vedo: un modo nuovo di vedere il teatro e la vita. Citando Wilde: Il teatro è come guardare la vita con la lente d’ingrandimento”. Potrebbe un giorno diventare un lavoro e vero e proprio? Su questo punto Marco Sgarioto sembra avere le idee chiare: “No, per me è una passione. E’ la voglia di provare ad essere qualcun altro”. Quale sarà il ruolo che ricoprirà nello spettacolo di Ricca? Sgarioto risponde: “Farò la parte di un giovane amante. E’ un personaggio che oggi rappresenta una parte della società. Basta pensare ai toy boy”. In tutto, gli attori in scena saranno nove. Marco Sgarioto, infine, dichiara: “Potrebbe esserci uno spettacolo a Chiaramonte a ottobre, grazie all’aiuto dei poeti chiaramontani”. Noi ci speriamo.
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