Il Vescovo della diocesi di Ragusa, monsignor Paolo Urso, oggi in visita a Chiaramonte Gulfi. Un incontro informale, per certi versi inedito, al circolo di conversazione di via Corallo presieduto da Luisa Fontanella.
“E’ consuetudine del circolo fare gli auguri pasquali”, spiega la presidente e aggiunge: “Il Vescovo è troppo impegnato durante la settimana santa. Quindi, abbiamo deciso di anticipare. Durante la festività pasquali, il circolo organizza ogni anno questo evento, ma è la prima volta che monsignor Paolo Urso viene da noi”.
Monsignor Urso si è trattenuto per circa un’ora. Alcuni bambini, insieme ai loro genitori, hanno letto delle poesie di Madre Teresa di Calcutta e Gandhi. La signora Sarina Terranova, invece, ha letto una sua poesia in dialetto siciliano, dedicata alla Madonna di Gulfi dal titolo: “Comu arrivau cà a Maronna i Gulfi”. L’intento, infatti, è quello di prendere dalle poesie degli spunti di riflessione.
Subito dopo la lettura introduttiva delle poesie, il Vescovo ha instaurato un vero e proprio dialogo con i numerosissimi intervenuti: “Vi ringrazio per questo invito, è l’occasione per conoscere sempre più persone. Vedo tanta gente, anche a Ragusa, che è sempre più povera. Ritrovarsi soli, è la vera povertà e vedere per me questi circoli è un segnale di speranza”
. Il Vescovo, racconta ai presenti alcune sue esperienze, in particolare si sofferma sul tema del viaggio, definendolo come “Un modo per allargare la mente e uscire fuori dagli spazi angusti”. Successivamente, chiede ai presenti di intervenire con opinioni e considerazioni personali sul significato della Pasqua: “Che importanza ha la morte di Cristo oggi? Che incidenza ha nella nostra vita quotidiana?”. Il dialogo è inedito e la conversazione con i presenti si arricchisce di spunti interessanti, anche teologici. Il Vescovo, spiega: “La morte non è l’ultima parola, perché l’amore è l’unica realtà che trascende il tempo ed è l’unica cosa che non morirà. Oggi, festeggiare la Pasqua è un invito a risorgere sempre, a mettere da parte tutto ciò che ci blocca e ci irrigidisce”.
Alla fine dell’incontro, il Vescovo impartisce una benedizione ai presenti. A detta di molti, l’incontro è stato ritenuto non solo interessante ma anche “un arricchimento personale”.