Entro un paio di mesi, la via crucis del Santuario di Gulfi potrebbe essere pronta. Grazie alla generosità dei chiaramontani, infatti, l’area che costeggia il Santuario di Maria Santissima di Gulfi, si arricchirà di un’opera che non può assolutamente mancare. Capofila del progetto, il signor Paolo Failla che, a titolo gratuito, si occupa della gestione e della realizzazione dei lavori. Un progetto che ha origini lontane: l’idea, infatti, è nata nel 1988 per volere di padre Vito Pollicita. Successivamente, è stata portata avanti da padre Salvatore Scollo che ha anche trovato tutti i donatori dei quadri in bronzo che verranno inseriti nelle cappelle. Infine, si arriva ai giorni nostri: l’attuale parroco di San Nicola e rettore del Santuario, padre Giuseppe Burrafato, ha deciso di impegnarsi per terminare il progetto. Si tratta di un’area che costeggia il retro del Santuario, un percorso stabilito anche con la Curia e il Vescovo di Ragusa che ha consigliato di far terminare il percorso in salita rispetto al progetto originario. E così è stato fatto. In tutto, ci saranno 14 stazioni con altrettante cappelle, più una quindicesima cappella (si trova alla fine del percorso) che conterrà il Cristo risorto, una colomba e una croce alta circa tre metri. Ogni cappella, rivestita in pietra di Comiso, è costata 1700 euro e sono state tutte donate. In ogni cappella, è inciso il nome del donatore o dei donatori, anche del quadro bronzeo. Durante la “quindicina” dell’anno scorso, inoltre, è stato possibile reperire ulteriori fondi grazie alla generosità dei fedeli, mettendo un semplice cartello all’interno del Santuario. Le imprese chiaramontane, sempre a titolo gratuito, stanno offrendo i materiali per la costruzione della strada che al momento è sterrata ma che verrà pavimentata. Alcune piante sono state donate dai forestali e stanno collaborando al progetto anche i fiorai di Chiaramonte per abbellire l’area intorno alle cappelle. Il muro a secco, invece, è stato realizzato grazie ai contributi dei farmacisti. Anche le banche hanno donato dei fondi. Sono stati donati anche dei paletti della luce e i cestini. Venerdì scorso, infine, il consiglio comunale ha anche approvato una mozione di indirizzo per dare un contributo all’opera. Il signor Paolo Failla, spiega: “Quest’idea, nel 1988, è nata perché era strano che un Santuario importante come il nostro non avesse una via crucis. Così è più completo. La cosa veramente straordinaria è che è stata costruita tutta grazie ai donatori. E’ un sacrificio di tutti”. Anche padre Giuseppe Burrafato esprime soddisfazione: “Con questa via crucis si recupera un angolo del Santuario che non si utilizzava. Non è facile trovare in tempi di crisi dei donatori. Le donazioni possono essere fatte in qualunque momento”. E’ previsto, infatti, la costruzione di un impianto di videosorveglianza e dell’impianto elettrico per inserire le luci a LED nelle cappelle. Insomma, chi volesse, può ancora contribuire.
Ma il Santuario di Gulfi si arricchisce anche un’oasi per i fedeli, una specie di foresteria: si chiama “Oasi Maria S.S. di Gulfi”. In realtà, il convento è sempre esistito , mentre in epoca più recente sono stati effettuati dei restauri. Oggi, l’oasi ha 32 posti letto (prima erano solo 16), pensati per ritiri spirituali, ragazzi dei campi scuola, refettori per pellegrinaggi. Grazie alla disponibilità di padre Burrafato, è stato possibile visitare l’area: oltre alle camere, vi è anche una stanza per conferenze con un video proiettore, le cucine e ampi locali dove poter pranzare. Inoltre, in tutta la foresteria c’è il WI-FI gratuito. Padre Burrafato, spiega: “La struttura generale c’era già. Abbiamo dato un nuovo impulso per creare quest’oasi. A breve sarà disponibile anche il sito internet del santuario”. Di progetti, padre Burrafato ne ha tantissimi: “Bisognerà risistemare il portone, rifare l’impianto elettrico, restaurare i quadri ovali e sistemare il pavimento del presbiterio. Si pensa anche ad un museo della Madonna di Gulfi”.