Ancora una volta, e per problematiche apparentemente semplici, si solleva un polverone, alimentato da comunicati che vogliono rivestire di ufficialità posizioni di parte, che lascia trapelare incapacità di fondo nel gestire la politica e precipua smania di apparire, bypassando l’ufficio stampa del Comune che potrebbe dare la necessaria ufficialità, sia per la maggioranza che per le opposizioni.
Si anima così un carosello di comunicati, diramati prima tramite pagine di facebook, poi attraverso i giornali preferiti, a cui fanno eco i controcomunicati e i rilievi di possibile illegittimità sui provvedimenti.
Avrebbe poco da lamentarsi, allora, il Sindaco, come ha sostenuto il consigliere Chiavola in aula consiliare, se si ricorre spesso all’invio di atti alla Corte dei Conti o all’Assessorato agli Enti Locali per la verifica della regolarità degli stessi.
Andiamo ai fatti: maggioranza e amministrazione, o forse il metup, decidono di riservare la nomina degli scrutatori per le prossime elezioni europee di maggio esclusivamente ai cittadini disoccupati. Una scelta che, in questa sede, non ci sentiamo di giudicare, a condizione che risulti pienamente legittima e formalmente ineccepibile nei criteri di chiamata, ancorchè limitata a quanti, iscritti nelle apposite liste, risultino senza lavoro.
I grillini intendono portare aria nuova, eliminando la prassi consolidata delle pressioni dei partiti, e in particolare dei consiglieri comunali, che, da sempre, hanno gestito questo tipo di nomina degli scrutatori.
Per farlo, fanno indossare agli atti relativi la veste di una politica sociale intesa come costante attenzione alle fasce più deboli, improntata a criteri di massima equità.
In commissione elettorale, formata da due componenti la maggioranza, Stevanato e Brugaletta, e uno della minoranza, Chiavola, si arriva alla necessaria unanimità dopo mille distinguo e con l’intervento del Segretario Generale che avalla le decisioni.
Ma a Stevanato e Brugaletta non basta portare a casa il risultato. Come si faceva una volta in Sicilia con il lenzuolo della prima notte di nozze, debbono ostentare il successo e non sanno limitarsi a questo, non possono fare a meno di emettere un comunicato assai critico e caustico nei confronti dell’opposizione (che in questo caso si chiama Chiavola), rea di resistenze forti, chiamate ostruzionismo, di fronte ad una proposta ‘’orientata a mettere fine al malcostume passato delle nomine discrezionali e a fissare un criterio chiaro non solo per la sua trasparenza ma anche per il suo valore sociale’’
Mario Chiavola, si legge nel post dei grillini, avrebbe, nel corso dei lavori ha più volte tentato di sollevare obiezioni, solo grazie all’assistenza del Segretario Generale si sarebbe arrivati ad una soluzione, confermata, alfine, dalla commissione ma su cui Chiavola, fa emergere forti riserve perché legata a condizioni che non si sarebbero verificate, quali, per esempio, la possibilità di detenere l’elenco dei disoccupati entro 48 ore, cosa che non sarebbe avvenuta.
Da parte sua Chiavola, emette un comunicato in cui giudica farneticanti le parole del M5S che lo accusa di ostruzionismo, abbandonandosi a dire che ‘’al peggio della contrapposizione politica non c’è fine’’.
Dal momento che, come sussurra qualcuno, forse c’è la condominiale prassi di stendere i verbali di commissione in separata sede, non si può essere certi, al momento, della firma unanime.
Dal comunicato di Chiavola si evince chiaramente che questa unanimità non ci dovrebbe essere, anche se ci fosse stato un impegno in tal senso: “Mi spiace che, grazie al mio invito a riflettere, ho impedito loro (e ritengo, piuttosto, mi debbano ringraziare per questo) di produrre l’ennesimo atto illegittimo. Altro che ostruzionismo. Sono esterrefatto e costernato nel constatare che in spregio ad ogni norma di legge, si arrivi persino a sfruttare politicamente il grido di dolore di migliaia di disoccupati.
Ecco perché di fronte a cotanta tracotanza dico agli “amici” grillini che è venuto il momento di finirla con i proclami assurdi e faziosi, bisogna rispettare le leggi, non possiamo accettare lezioni da chi in questi pochi mesi ha prodotto una valanga di atti e delibere illegittime, subendo i rilievi dell’assessorato regionale agli Enti locali.
Fare proclami e demonizzare l’avversario, come bene i grillini sanno fare, è una cosa; amministrare è faccenda ben diversa.
Siccome noi, per fortuna, non partecipiamo alle riunioni del Meet up, in cui, a quanto pare, si decidono i destini di Ragusa, sotto tutti gli aspetti, non possiamo parimenti permettere che il danno che tali illegittimità produrranno lo paghi la città nei prossimi decenni.
Ribadisco: questo noi non possiamo consentirlo. … E’ una assoluta e meschina viltà simulare di accontentare migliaia di padri di famiglia senza lavoro ma con una manciata di spiccioli. Non supporterò i grillini, mai e poi mai, a produrre una scelta che non rispetta le norme di legge. In questo, i grillini lo sappiano con chiarezza, non mi troveranno mai accanto”.
Ci permettiamo solo di rilevare come sarebbe stato più opportuno che i rilievi fossero rimasti all’interno della commissione, che, in subordine, gli esiti fossero stati comunicati dall’ufficio stampa, per evitare il turbinio di comunicati su facebook, condivisioni, comunicati stampa, discussioni al bar di prima mattina e intreccio di telefonate per risalire alla fondatezza dei fatti.
Ma questa è altra politica, di quando si stava… peggio!