“Non capirò mai le donne!”, lui
“Non capirò mai gli uomini!”, lei.
E se dipendesse tutto dal cervello?
Secondo uno studio pubblicato sulla rivista scientifica Pnas, le donne sarebbero dotate di una rete più fitta di connessioni tra i due emisferi celebrali, mentre negli uomini sarebbero maggiori i collegamenti interni a ciasun emisfero, confermando alcuni cliché connessi al modo di pensare e di conseguenza di agire dei due sessi.
Il diverso funzionamento del cervello femminile e di quello maschile è un dato ormai appurato. Ma in base alle nuove richerche il suo meccanismo di azione si rifletterebbe in molteplici aspetti riguardanti l’interazione con i simili e con l’ambiente. Confrontando il cablaggio cerebrale di circa mille individui dagli 8 ai 22 anni, i risultati ottenuti sembrano in linea con alcuni stereotipi. Le donne sembrano più abili degli uomini nel destreggiarsi negli ambiti delle abilità sociali, memoria e multitasking, eccellendo nel ragionamento intuitivo, mentre gli uomini riuscirebbero meglio nel coordinamento dei movimenti e nella percezione dello spazio, caratteristica risultante in un migliore padroneggiamento del cosidetto senso dell’orientamento, eccellendo invece nel ragionamento logico. Ovviamente vi sono eccezioni, ma a grandi linee le ricerche convalidano alcune particolarità largamente diffuse e note tra i due sessi.
Le ragioni di questa divergenza sia nella struttura che nel funzionamento cerebrale sono da ricercarsi nel percorso evolutivo dell’umanità. Ce lo dice la storia, ad esempio la vita dei nostri antenati, oppure, senza dover scavare troppo a fondo nel passato, basti pensare al ruolo sociale attribuito alla donna fino a pochi secoli fa, la quale doveva occuparsi della famiglia e accudire i figli.
Differenti modi di ragionare, grandi potenzialità.
Secondo lo studio, le capacità specifiche e distinte tra i due sessi si affermerebbero nel periodo della pubertà, anche se alcuni sostengono ancor prima: i bambini maschi sembrano maggiormente incuriositi dagli oggetti, mentre l’attenzione delle bambine sembra invece catturata dalle persone, per questo preferiscono giocattoli diversi. Inoltre resta ancora da scoprire in quale misura le differenze siano innate o meno, o meglio se dipendono dalla genetica oppure dall’educazione e dal contesto sociale in cui l’essere umano, uomo o donna, cresce e sviluppa le proprie abilità.
Lo studio delle capacità intellettuali e del funzionamento cerebrale è un campo giovane, talvolta inesplorato per il timore di cadere nel politicamente scorretto. Ma nonostante gli assetti diversi del cervello dei due sessi, e di conseguenza un diverso modo di ragionare, interiorizzare esperienze, rispondere e reagire agli impulsi esterni, pensare, riflettere, e tutte le attività connesse a questo muscolo, usando le risorse cerebrali a proprio piacimento, secondo gli approcci dettati dalle peculiarità naturali, gli esperti sostengono che uomini e donne possono raggiungere lo stesso livello di intelligenza.
Da questa prospettiva le differenze biologiche costituirebbero un punto di forza per l’umanità, forse proprio grazie ai vantaggi offerti dalla diversità si può fare molta strada.
Fonte: www.cervelliamo.blogspot.it