Quando si incontrano due squadre che più o meno si equivalgono e che hanno entrambe assoluto bisogno di vincere, non è strano che alla fine ne venga fuori un pareggio. È successo oggi al campo di via della Costituzione tra Padua Rugby Ragusa e Avezzano.
Dopo una partita giocata pressoché alla pari, durante la quale gli abruzzesi hanno predominato in mischia e in touche e i ragusani nel gioco al largo, le due formazioni si sono dovute accontentare di un pareggio che, in fin dei conti, lascia intatte per entrambe le speranze salvezza.
A partire forte sono i padroni di casa che già al 5° si portano in vantaggio con un calcio di Peppe Iacono assegnato dal signor Gianluca Bonacci della sezione di Roma per un fuori gioco della difesa giallonera.
Ma gli abruzzesi non ci stanno a fare da agnelli sacrificali e così, forti della loro netta superiorità in mischia, conquistano la metà campo iblea e assediano per buoni 10 minuti la difesa biancazzurra. È una fase, questa, in cui si giocano non meno di 10 mischie sulla linea dei cinque metri paduina, tutte in favore della squadra ospite ma tutte sprecate per banali errori. Ma un dominio così netto non può concludersi senza un nulla di fatto e così, al 16°, nel modo che meno ci sia aspetta, arriva la meta dell’Avezzano: calcetto a seguire dell’apertura Roberto Lanciotti, l’ala Francesco Taccone raccoglie, batte sul tempo la difesa iblea e schiaccia in meta. Lanciotti trasforma. 3 a 7.
Il Padua non si demoralizza per il momentaneo svantaggio e si lancia subito in attacco e alla prima occasione si porta nuovamente avanti.
Andrea Ferrara fa suo un ovale in mezzo al campo, si lancia sulla difesa avversaria ma prima di arrivare a contatto la supera con un calcetto a seguire per se stesso. I giocatori gialloneri però lo circondano e allora il flanker ibleo apre a Cristian Iacono che si trova davanti un’autostrada che lo porta direttamente sotto i pali. Per il fratello Peppe è uno scherzo trasformare. 10 a 7.
Al 21° primo cambio per la squadra di casa: esce Mario Bella, entra Andrea Solarino.
Adesso è il Padua a comandare il gioco, nonostante le mischie siano terreno di conquista dell’Avezzano e le touche non siano sempre vinte dalla squadra di casa. Ma al largo i biancazzurri sono incontenibili e ogni occasione diventa un pericolo per la squadra ospite.
Purtroppo però tanta superiorità si concretizza solo al 32°, con la seconda meta del piccolo degli Iacono. Il fratello trasforma. 17 a 7.
Negli otto minuti che restano i paduini sprecano un paio di occasioni limpide per allungare ancora.
Si va così al riposo.
Alla ripresa, nelle fila ospiti, non ci sono più Gianluca Babbo e Francesco Taccone, al loro posto entrano Jacopo Cinque e Michele Costantini.
Nulla cambia invece nel confronto tra i due pacchetti: la supremazia è sempre di quello ospite e spesso, per non soccombere, la squadra di casa è costretta a ricorrere al fallo. Come al 45°, quando le prime linee si stappano e il piede di Lanciotti ha l’opportunità per accorciare la distanze. 17 a 10.
Poco dopo Ferrara viene mandato per 10 minuti dietro la lavagna dei cattivi per un passaggio in avanti volontario.
Vinti allora corre ai ripari e mette peso in mischia: esce Antonio Modica ed entra Giuseppe Di Mauro.
Al 59° Lanciotti avrebbe sul piede l’occasione per accorciare ma il suo calcio di punizione, concesso per un tenuto di Enoc Valenti, finisce a lato.
La partita è stata dura e così iniziano i cambi. Tra il 65° e 77° escono Costantini, Luca Venditti e Matteo Porrini ed entrano Andrea Colaiuda, Armando Consalvi e Marco Talamo per la squadra ospite, mentre Cristian Iacono, Michele Campanella, Marco Giallongo ed Enoc Valenti lasciano il proprio posto a Eugenio Lo Presti, Mario Bella, Fabio Baglieri e Giuseppe Modica.
Sul nostro taccuino in questi minuti annotiamo soltanto il calcio sbagliato da Peppe Iacono, al 68°, e nulla più.
Si arriva così all’ottantesimo. Ci sono una serie di fischi a favore dell’Avezzano che portano gli abruzzesi a battere un calcio di punizione sulla linea dei 22 ragusani. I tre punti non servirebbero a nulla così i gialloneri battono veloce.
L’ovale arriva fino all’ala, il neoentrato Colaiuda, che supera il proprio diretto avversario e va a depositare l’ovale in area di meta. Lanciotti è freddo e trasforma, dando così alla propria squadra un ormai insperato pareggio.