I militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Ragusa hanno denunciato a piede libero due persone ritenute responsabili d’aver ricettato alcuni monili d’oro che erano stati rubati a Ragusa a metà febbraio.
La giovane ragusana che aveva denunciato il furto, aveva riferito che il furto era avvenuto in data imprecisata tra gennaio e febbraio ma che non v’era stato alcuno scasso, né porte né finestre forzate. Pertanto i militari hanno chiesto chi avesse la chiave e chi avesse frequentato la casa nel periodo.
Stilata una lista di persone, i carabinieri della Stazione Principale, unitamente a quelli del N.O.R., hanno fatto un giro tra i “Compro oro” del centro e hanno scoperto che una delle persone nella lista, conoscente della donna derubata, aveva venduto per ben due volte nello stesso mese dei monili d’oro allo stesso esercizio commerciale.
Acquisite le fotografe di tali monili, i carabinieri le hanno mescolate tra altre di monili molto simili e le hanno sottoposte all’attenzione della vittima che, sfogliando il fascicolo fotografico ha riconosciuto senza ombra di dubbio una collana e due bracciali in oro giallo di sua proprietà, venduti al “compro oro” per un importo totale di euro milleduecentoquarantacinque.
La donna, R.F., napoletana d’origine ma ragusana d’adozione, 39enne casalinga, è stata denunciata alla Procura della Repubblica di Ragusa per ricettazione.Inoltre anche il gestore del “compro oro” è stato denunciato per lo stesso reato, poiché i Carabinieri, ritornati nel punto vendita per recuperare e sequestrare i monili dopo che la vittima li aveva riconosciuti, hanno amaramente scoperto che il negoziante l’indomani della visita dei militari, aveva venduto tutto l’oro in suo possesso, portandolo in una fonderia di Catania.
L’uomo E.P., 50enne vittoriese, probabilmente già scottato per una “fregatura” presa da un noto pregiudicato ragusano la scorsa estate a cui aveva pagato un migliaio di euro un collier in oro giallo provento di una rapina a un’anziana di Ibla (collier poi sequestrato e restituito dai militari), ha ben pensato di disfarsi dell’oro portandolo in fonderia. Certo il giorno prima i militari non potevano sequestrare i monili, non avendo la certezza che fossero quelli rubati, ma guarda caso l’uomo, dopo averli tenuti giacenti per un mese, li ha portati a Catania proprio quel giorno li.
Data la delicata attività svolta dai “compro oro” essa è soggetta a licenza dell’Autorità provinciale di pubblica sicurezza. I carabinieri segnaleranno il comportamento scorretto dell’operatore al fine di fargli ritirare la licenza.