Concerto in onore di Maria Santissima di Gulfi eseguito dal corpo bandistico “Vito Cutello”, ieri sera a Chiaramonte Gulfi. In chiesa Madre, gremitissima di spettatori, l’ensemble diretta da Paolo Scollo ha riscosso un grandissimo successo di pubblico. Fra gli ospiti, il Vescovo di Ragusa Monsignor Paolo Urso, il sindaco Vito Fornaro e l’assessore Alessandro Cascone, padre Giovanni Nobile e padre Giuseppe Burrafato.
Molto variegato il programma proposto. il concerto, infatti, può essere suddiviso idealmente in due parti: a fare da filo conduttore, il tema del “sacro”, proposto sia con brani di autori che in genere compongono pezzi originali per banda (prima parte del concerto), sia con brani strettamente legati alla tradizione mariana ( seconda parte del concerto).
Si inizia con un brano di Jacoob De Haan, compositore olandese di musiche originali per banda: “Ammerland”. Si tratta di un pezzo che, in qualche modo, conduce l’ascoltatore attraverso un vero e proprio viaggio musicale immaginario. Molto apprezzato dal pubblico anche “Concerto d’amore”, altro brano di Jacob De Haan. In questo brano, l’autore ha sapientemente mescolato diversi generi musicali. Dopo l’esecuzione di “Choral and Rock out” di Ted Huggens, il corpo bandistico propone come quarto pezzo della serata un brano di Paolo Mazza: “Piume d’aquila”. Si tratta di un componimento molto particolare, una romanza alpina. Per l’esecuzione di questo brano, il corpo bandistico “Vito Cutello” si è avvalso di due collaboratori: la soprano giapponese Takako Yoshida e la voce narrante di Vito Cultrera. Sicuramente, uno dei brani più particolari della serata. La seconda parte del concerto, invece, è stata caratterizzata dall’esecuzione di brani che fanno parte della tradizione chiaramontana. Viene eseguito il finale del terzo atto dell’azione sacra “Maria S.S. di Gulfi, composta da Corsini nel 1893. In realtà, quest’opera è stata ascoltata per la prima volta negli anni ’50 ed era stata pensata, originariamente, per organo ed archi. La versione proposta dal corpo bandistico è quella arrangiata da Vito Cutello ( personalità che dà il nome alla formazione musicale), ed è nota come “La Greca”. Originariamente, veniva eseguita durante il novenario. Durante la serata di ieri è stata eseguita la terza parte del terzo atto (allegro, moderato, andante). Penultimo pezzo, il celeberrimo “Inno dell’incoronazione di Maria S.S. di Gulfi, composto da Nobile. Un coro di voci bianche, formato da bambini di 4 e 5 anni provenienti sia dalla scuola pubblica che da quella privata, ha accompagnato l’esecuzione del corpo bandistico. Monsignor Paolo Urso, una volta terminata l’esecuzione del brano, si è congratulato con i bambini e ha dedicato loro anche una lettera in cui augura loro tutto il bene possibile. Il concerto si conclude con la tradizionale “Marcia n. 11”. Per ironia della sorte, il brano musicale forse più conosciuto dai chiaramontani, rimane di autore ignoto.