Il Sindaco di Ragusa, Federico Piccitto, ha voluto ospitare a palazzo dell’Aquila un incontro del Comitato ristretto che segue l’iter della realizzazione del nuovo tracciato della Ragusa – Catania, con gli organi di stampa, per illustrare gli ultimi sviluppi del procedimento.
Lo affiancavano gli altri componenti, Roberto Sica, Iano Gurrieri, Giovanni Avola, segretario provinciale della CGIL e Giorgio Bandiera, già Segretario della UIL.
Scopo della conferenza stampa è stato quello di presentare la comunicazione della Struttura di Vigilanza sulle concessionarie autostradali, del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, che ha portato a conoscenza il nostro Comune dell’avvenuta aggiudicazione definitiva, con atto n. 3716 del 24 aprile 2014, dell’affidamento in concessione delle attività do progettazione, realizzazione e successiva gestione del collegamento viario compreso tra lo svincolo della SS 514 di Chiaramonte con la SS 115 e lo svincolo della SS 194 Ragusana con la SS 114.
L’atto è propedeutico alla firma della convenzione con l’Associazione Temporanea di Imprese fra le ditte Silec spa, Mec spa, Egis Projects S.A e Tecnis spa, aggiudicatarie della gara, che deve essere perfezionato entro il prossimo 30 giugno, pena la perdita di parte del finanziamento pubblico.
Visibilmente soddisfatto il Sindaco che ha visto coronati gli sforzi recenti per posare una pietra miliare del lungo iter, fondamentale anche per le ricadute occupazionali che si potranno avere, sul territorio a medio termine. Da ora in avanti varranno le norme e i tempi del Codice degli appalti, si presume, ragionevolmente, che, nell’arco di tempo che va da giugno a dicembre del 2015, potranno essere aperti i cantieri.
Tutti i componenti del Comitato ristretto hanno convenuto che l’atto del 24 aprile, pur non essendo quello definitivo, è, senza dubbio, estremamente significativo per arrivare, in tempi brevi al progetto definitivo, già pronto, e, quindi, passare a quello esecutivo.
I rappresentanti sindacali, Avola e Bandiera, hanno voluto sottolineare l’impegno che sarà profuso al fine di privilegiare l’utilizzo di maestranze dei territori interessati dai lavori, evidenziando come il particolare momento di crisi economica e sociale richiede una sinergia particolare per venire incontro alle esigenze del territorio in tema di disoccupazione. Occorrerà dettare i tempi per un momento straordinario che richiede misure straordinarie.
L’opera avrà un costo di 898 milioni di euro, di cui 532 a carico dell’impresa privata e 366 a carico dello Stato che ha stanziato fondi per 149 milioni di euro tramite l’ANAS e per 217.711.631 milioni di fondi FAS 2007-2013, riaccreditati alla Regione con atto del 2013, prorogati dal CIPE fino al 30 giugno 2013; questi ultimi sono, appunto, i fondi a rischio per cui sono stati sollecitati gli interventi del Ministero.
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