Ancora una serata dedicata alla musica in onore di Maria Santissima di Gulfi. Stavolta, tocca al prestigioso quintetto “Jacques Ibert” di Catania. Inoltre, durante il concerto, il maestro Giovanni Catanzaro ha donato alla città tutto il repertorio musicale tradizionale del novenario, della settimana santa e della quindicina di agosto. Presenta la serata Vito Cultrera. Ma andiamo con ordine. La serata inizia con l’esibizione del quintetto di fiati “Jacques Ibert”, formato dai maestri Davide Distefano al flauto, Claudio Spoto all’oboe, Angelo La Spina al clarinetto, Americo Spaziano al Fagotto e Alessandro Sanfilippo al corno. Costituitosi nel 1993, ha tenuto numerosissimi concerti in tutta Italia e per le più prestigiose associazioni musicali. Il complesso cameristico esegue un repertorio musicale davvero molto vasto: i brani, infatti, spaziano dal barocco fino ai nostri giorni, comprendendo musiche di autori classici e di autori “moderni”. Durante la prima parte del concerto, il quintetto ha eseguito il Divertimento in Si bemolle maggiore (corale di Sant’Antonio) di Franz Joseph Haydn, uno dei maggiori autori del periodo classico. Successivamente, è stata proposta la Petite suite miniature di Guillaume Balay, autore attivo fra la fine dell’Ottocento e i primi del Novecento. La prima parte, si conclude con le Antiche danze ungheresi di Ferenc Farkas, eclettico compositore ungherese attivo durante tutto il Novecento. Durante la seconda parte, è stata eseguita la Wind quintet in AB di Gustav Holst, compositore e direttore d’orchestra del Novecento e le Trois pieces breves di Pierre Dupont, autore ottocentesco. L’esibizione, davvero mirabile, del quintetto termina con un fuori programma: i musicisti, infatti, omaggiano la Vergine di Gulfi con due brani tradizionali del repertorio mariano. Il maestro Giovanni Cultrera, direttore artistico della serata, dichiara: “E’ un piacere per me offrire questa serata: il loro repertorio e la loro professionalità possono essere da stimolo per tutti i giovani musicisti di Chiaramonte”. Durante l’intervallo, i presenti hanno potuto assistere ad un momento davvero storico per Chiaramonte: il maestro Giovanni Catanzaro, con un gesto generoso, ha deciso di donare all’intera comunità chiaramontana gli spartiti che riguardano tutto il repertorio del novenario, la settimana santa e la quindicina di agosto. Il maestro Catanzaro, racconta l’incredibile vicenda delle musiche che, in realtà, non dovrebbero neppure esistere: “Ero allievo del maestro Giambattista Nobile. Ho iniziato a studiare il pianoforte e l’organo a 10 anni. Lui è stato il mio primo maestro. Aveva l’abitudine di conservare gelosamente in un armadietto della cantoria tutti gli spartiti. Le musiche sono di più autori: alcune sono sue composizioni, altre di suo zio e di suo padre. Una mattina presto sono salito in cantoria e ho deciso di fotocopiare tutti gli spartiti. Il maestro Nobile, infatti, voleva che quella musica morisse con lui. Io, invece, ho deciso di fare delle copie contravvenendo alla sua volontà”. Un atto che, evidentemente, ha permesso di salvare tantissima musica tradizionale che altrimenti sarebbe andata perduta. Giovanni Catanzaro, continua il suo incredibile racconto: “Purtroppo, il maestro lasciava pochi spartiti in cantoria e molto materiale lo portava a casa. Mancavano, ad esempio, le musiche delle Sette Spade, un Tantum Ergo e molto altro ancora: tutta questa musica oggi è disponibile perché le ho trascritte di sana pianta ascoltando le registrazioni disponibili. Ho ricopiato tutto a mano e salvato quasi tutto. Oggi, manca davvero poco materiale che comunque aggiungerò a ciò che ho già donato”. Fra le musiche donate, Giovanni Catanzaro dichiara di aver lasciato anche una trascrizione per banda dell’Inno dell’Incoronazione. Qual è stato il motivo che ha spinto Giovanni Catanzaro a lasciare tutto in eredità ai chiaramontani, contravvenendo al volere del maestro? Catanzaro, spiega: “Per evitare che si trasformino durante il percorso e per evitare che vengano aggiunte parti spurie alle musiche tradizionali”. A Giovanni Catanzaro è stata donata una targa ricordo per il nobile gesto. Le copie verranno custodite in Chiesa Madre, in Comune, al Santuario e in Biblioteca, a disposizione di chiunque voglia suonarle.