Riceviamo un interessante contributo dell’avv. Mimmo Barone, coordinatore del 2° Circolo PD di Ragusa sul tema immigrazione, con una nota che riportiamo integralmente:
Domenica, 4 maggio, una delegazione composta dallo scrivente, da Angela Barone, Gianni Battaglia, Giovanni Denaro e Valentina Spata, ha accompagnato il deputato nazionale, nonchè responsabile Immigrazione, del Partito Democratico Khalid Chaouki presso il Centro di Prima Accoglienza sito nel Porto di Pozzallo, per eseguire una visita ispettiva diretta alla verifica delle condizioni dei profughi lì ospitati.
Per sottolineare la rilevanza che a livello europeo occupa il tema dei nuovi sbarchi, basti precisare che a seguire da Roma l’on. Chaouki vi erano due troupe televisive straniere, la Tv di Stato Svedese, e la Tv Franco-tedesca Artè, dirette dai giornalisti corrispondenti, mentre al Centro di Pozzallo vi erano già le troupe di SKY e Mediaset.
Ebbene, in questa sede non voglio, come si sarebbe dovuto fare, descrivere le emozioni che provoca vedere e constatare di persona, e non con la mediazione della TV, il carico di sofferenza che centinaia di donne, uomini e minori portano con sè alla fine di una pericolosissima fuga dalla fame, dalla miseria, dalle persecuzioni politiche e religiose, dai conflitti civili, in cerca di una vita migliore; credo, infatti, che ognuno che intenda occuparsi del tema della immigrazione, dovrebbe entrare in contatto fisico con il problema, prima di esternare ogni considerazione a volte, purtroppo, poco meditata.
Voglio, invece, ricordare il commento della giornalista svedese sorpresa di come la Sicilia, e Pozzallo in particolare, fosse riuscita a dare prova, da sola, della capacità di affrontare in emergenza la questione dei diritti umani, a fronte all’inerzia dell’Europa.
La soddisfazione e l’orgoglio provocati dal commento di autorevoli giornalisti stranieri ha, però, subito ceduto il passo all’amarezza che è subentrata dopo aver letto i commenti di esponenti politici della nostra provincia, i quali, senza aver mai messo piede dentro uno di questi luoghi di sofferenza, lanciano falsi allarmi sanitari e contestano i costi finanziari dell’operazione Mare Nostrum, demagogicamente invitando le Autorità a spendere quei finanziamenti in favore delle classi sociali più deboli italiane.
In una parola: basta solidarietà agli stranieri, più soldi agli Italiani, così innescando una inaccettabile e pericolosa guerra tra poveri.
Dopo le rassicurazioni prefettizie e dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Ragusa, sulla assoluta inesistenza di un allarme sanitario provocato dalla ospitalità ai profughi, mi permetto di ricordare a tutti che, secondo i dati Istat, in sette anni di crisi economica il peggioramento delle condizioni delle classi meno abbienti è avvenuto a tutto vantaggio della grande finanza e della grande industria, e ciò per effetto di una politica economica di stampo meramente liberista a detrimento della spesa sociale, e non è stata certo provocata dai costi di una operazione umanitaria, peraltro sostenuta a livello europeo, che finora ha salvato migliaia di vite umane da morte sicura e ha garantito aiuti ai rifugiati politici così come previsto in Costituzione.
E’ giusto ricordare a tutti che le difficoltà economiche in cui oggi versa l’Italia sono state provocate piuttosto da errate scelte politiche (condoni fiscali, valutari, leggi permissive sul falso in bilancio).
E’ bene fermare subito una montante campagna diretta a realizzare una spasmodica ricerca di visibilità, dietro il lancio di pericolosi messaggi che possono invece provocare razzismo e xenofobia. Il nostro tempo e le nostre energie dovrebbero concentrarsi piuttosto nel dare visibilità, qui si, alla condotta del sindaco di Pozzallo e dei suoi collaboratori che affrontano quotidianamente ed in prima persona l’emergenza sbarchi, garantendo, finora, sicurezza ai suoi cittadini ed assistenza ai rifugiati.
Alla luce delle recenti dichiarazioni Il Secondo Circolo del PD ribadisce, purtroppo ed ancora una volta, che non esiste dialettica tra la ripresa economica ed il miglioramento delle condizioni sociali di chi oggi è senza lavoro, da un lato, e la tutela dei diritti umani, dall’altro. Quello che invece esiste ed occorre difendere e rafforzare è la una politica di integrazione, sociale ed economica realizzata oggi dai tanti siciliani, in particolare dagli abitanti delle città del litorale ragusano.
Laddove il tema della discussione fosse concentrato sulla ricerca delle risorse finanziarie necessarie ad una nuova politica di rilancio dell’economia ricordiamo che basterebbe introdurre una seria politica fiscale che aumentasse la pressione sulle rendite finanziarie a vantaggio del lavoro autonomo e dipendente.
Su questi temi, con responsabilità e senza demagogia, ci sarà l’intervento del Partito Democratico.
La storia ci ricorda che siamo un popolo figli di emigrati, a chi forse dimentica e troppo spesso punto il dito dedichiamo le parole di un grande cantautore…ci vogliono scarpe buone pane e fortuna e così sia ma soprattutto ci vuole coraggio a trascinare le nostre suole da una terra che ci odia ad un’altra che non ci vuole.