Si è tenuto a Modica un importante vertice sul “Piano sanitario di sicurezza per emergenza sbarchi”.
Autorevoli presenze quelle del dott. Francesco Buongiorno Delegato Immigrazione dell’Assessorato regionale della Salute, di S.E. il Prefetto di Ragusa, Annunziato Vardè, i vertici delle Forze dell’Ordine, la Protezione Civile, la Capitaneria di Porto, i Sindaci di Pozzallo, Scicli, Ispica, l’assessore Dimartino per il Comune di Ragusa, l’on.le Orazio Ragusa.
Per l’Azienda sanitaria, oltre al dott. Vito Amato, Commissario Straordinario dell’ASP, presente anche il direttore sanitario del P.O. di Modica dott. Piero Bonomo e il referente aziendale per l’emergenza dott. Carmelo Scarso.
Il sindaco ha posto sul tavolo la problematica dell’emergenza dei migranti che tocca tutta la nostra provincia chiedendo uno sforzo in più, da parte delle autorità sanitaria sui rischi di eventuali contagi per rassicurare la comunità locale.
Il Prefetto ha lanciato un appello alle istituzioni presenti per affrontare questa emergenza in sinergia evitando di creare allarmismi nella gente.
E’ emersa chiaramente, da parte del dott. Bongiorno l’impegno e la volontà di rappresentare la situazione della provincia di Ragusa, all’assessore Borsellino, situazione che, peraltro, in termini di gestione del fenomeno dei migranti, è portata come modello nelle altre realtà. Si auspica che si possa potenziare e rafforzare con risorse umane aggiuntive l’ospedale di Modica e si possa dotare di altre apparecchiature sanitarie il Centro di Prima Accoglienza di Pozzallo.
Il dott. Bongiorno si è soffermato sull’operazione Mare nostrum grazie alla quale si svolgono azioni di controllo sanitario così intensi che permettono di incrementare il livello sicurezza delle vite umane ed il controllo dei flussi migratori.
Proficua la collaborazione tra la Regione, il Ministro della Salute, Medici senza Frontiere, la Croce Rossa e gli Uffici di Sanità Marittima, Aerea e di Frontiera – USMAF, strutture , quest’ultime, direttamente dipendenti dal Ministero della Salute, dislocate omogeneamente sul territorio nazionale e che hanno lo scopo di costituire innanzitutto, sul campo, un filtro protettivo contro il rischio di importazione di malattie. Attraverso il personale tecnico che vi opera, sono la prima struttura chiamata ad effettuare vigilanza igienico-sanitaria rappresentando un valido supporto di prevenzione alle malattie infettive.
Il dott. Vito Amato da questo incontro ha avuto la conferma che le rassicurazioni che aveva già avuto modo di esternare, in questi ultimi giorni, erano ben riposte.
“L’Azienda continuerà, come ha sempre fatto a garantire tutte le prestazioni sanitarie necessarie, anche perché c’è ampia sinergia tra la Protezione Civile, le associazioni di volontariato e le istituzioni tutte nel coordinamento dei soccorsi durante le operazioni di approdo degli immigrati e l’arrivo nelle strutture di accoglienza.”
Ha aggiunto, altresì, riprendendo le parole del dott. Buongiorno, che: “L’ASP ha già iniziato un percorso formativo per tutto gli operatori delle forze dell’ordine, ma anche per operatori sanitari, che a vario titolo si rapportano con la realtà degli sbarchi, per permettere di acquisire informazioni di base sui comportamenti da adottare e su come gestire l’eventuale presenza di casi di patologie contagiose.
Il primo incontro si è già tenuto ed il prossimo è previsto per il 19 maggio, sempre presso la sede del SIMT (CENTRO TRASFUSIONALE). Il responsabile del corso è il dott. Nunzio Storaci, capo dipartimento di medicina e direttore dell’U.O.C. di Medicina dell’ospedale “Civile” di Ragusa.”