I carabinieri della stazione di Acate hanno arrestato nella giornata di ieri, un 51enne acatese, bracciante agricolo, con precedenti di polizia, ritenuto responsabile dei reati di maltrattamenti in famiglia, lesioni personali, violenza sessuale, violenza privata, atti persecutori, danneggiamento continuato pluriaggravato commesso nei confronti della moglie convivente, una casalinga di 52 anni, madre delle sue due figlie, di cui una minorenne.
L’uomo giornalmente seminava il terrore in casa, abusando di bevande alcoliche mettendo in atto violenze fisiche e verbali nei confronti della moglie, costringendola attraverso minacce di morte, utilizzando armi improprie come bastoni, spranghe di ferro e coltelli, a vivere in un clima di sudditanza psicologica.
Diversi gli episodi di violenza estrema dei quali la moglie è rimasta vittima, che sono cominciati nel 2011 e sono continuati fino alla violenza sessuale sempre ai danni della donna, nell’Aprile di quest’anno.
Minacce e botte con spranghe di ferro, ematomi causati da urti contro gli armadi, botte con tavole di legno, schiaffi, pugni, calci, fino al “trauma nasale con ferita lacero contusa” provocato da uno specchietto retrovisore che il 51 enne aveva staccato dalla sua autovettura, per sbatterlo in faccia alla moglie.
A causa delle inaudite violenze e del rischio per la sua incolumità fisica oltre che psicologica, la donna era stata costretta a rifugiarsi presso l’abitazione della cognata, ma non era riuscita comunque a porre fine al suo incubo, perché il marito continuava ad ossessionarla con minacce telefoniche, sms intimidatori, rendendo di fatto impossibile il normale svolgimento della sua vita.
I carabinieri di Acate hanno perquisito l’abitazione dell’uomo e hanno rinvenuto una balestra con i rispettivi dardi, nonché una carabina ad aria compressa, che valutata la pericolosità dell’arrestato è stata sottoposta a sequestro preventivo.
Al termine delle formalità di rito, l’arrestato è stato sottoposto agli arresti domiciliari presso la propria abitazione a disposizione dell’Autorità Giudiziaria Iblea. Si tratta del secondo arresto per maltrattamenti contro familiari o conviventi effettuato dai Carabinieri della Compagnia di Vittoria nell’anno 2014, dopo gli oltre 20 casi trattati e risolti nel corso del 2013.