Si deve tutto a Giancarlo Migliorisi il merito di avere recuperato questo procedimento, in forza del quale il Ministero dello Sviluppo Economico ha reso disponibile per la SOSVI Patto Territoriale di Ragusa la somma di € 3.487.377,71, derivante e diventata disponibile a seguito di rinunce e revoche.
L’ingente somma, ai sensi della circolare n. 43466 del 28 dicembre 2012 del Ministero dello Sviluppo Economico, dovrà essere utilizzata per finanziare infrastrutture.
I soggetti attuatori degli interventi infrastrutturali saranno i soci pubblici della Sosvi (Comuni o gli altri enti pubblici territoriali). La Sosvi rappresenterà il soggetto proponente di tali interventi infrastrutturali.
La SO.SV.I. – Società Sviluppo Ibleo, come si ricorderà, è il Soggetto Responsabile del Patto Territoriale di Ragusa. Sono soci la ex Provincia Regionale di Ragusa, la Camera di Commercio di Ragusa, l’ex Consorzio per l’Area di Sviluppo Industriale di Ragusa ora IRSAP, i 12 Comuni della Provincia di Ragusa, oltre a tutte le Associazioni di categoria (Confindustria, CNA, Confcommercio, Confesercenti, CIA, Codiretti, Confagricoltura, Lega Cooperative, Confcooperative, etc….) i sindacati Cgil, Cisl, Uil, le aziende private beneficiarie.
Il Patto Ragusa fu elaborato da Giancarlo Migliorisi, che ai tempi era consulente esterno della Provincia, e fu approvato quando alla guida della Provincia di Ragusa vi era Giovanni Mauro.
Il patto prevedeva un importo di investimenti agevolabili di 79.882.454 € con un onere a carico dello Stato pari a 47.387.502 € e un capitale proprio da apportare pari a 29.042.437 €. Oltre agli interventi infrastrutturali finanziati all’ex Consorzio ASI e all’ex Provincia di Ragusa come la costruenda stazione passeggeri del Porto di Pozzallo.
Le oltre 50 aziende che hanno completato l’investimento hanno generato una occupazione complessiva di circa 600 addetti a regime.
Soddisfazione è stata espressa dal Presidente di SOSVI, l’ing. Giovanni Iacono, che ha voluto significare l’importanza del provvedimento per il nostro territorio, suggello di una importante stagione di crescita e di sviluppo che ha investito la nostra provincia e per cui considera chiuso il ciclo e il lavoro dell’attuale Consiglio di Amministrazione.
‘’ Il riconoscimento di tali somme, effettivamente utilizzabili, è il frutto di un lavoro paziente di questa dirigenza, che è riuscita a definire positivamente il complesso iter burocratico-amministrativo, grazie anche alla competente collaborazione, rivelatasi, alla fine, insostituibile, del consulente dott. Giancarlo Migliorisi che ha reso, fra l’altro, funzionali e agevoli i rapporti con il Ministero”.
Il Presidente Iacono ha inoltre dichiarato: “Considero l’esperienza del Patto Territoriale Ragusa un esempio positivo per l’economia ragusana nel suo complesso, avendo portato finanziamenti, lavoro ed occupazione. Spero che queste nuove erogazioni, rivolte, essenzialmente, alla realizzazione di interventi infrastrutturali, servano a contribuire al rilancio di una economia che, pur nella gravissima crisi economica che sta attraversando, rappresenta comunque la prima economia della Sicilia’’.
La nota della SOSVI che ha illustrato i termini del provvedimento ministeriale, per un attimo, ci ha fatto tornare indietro nel tempo, quanto la Ragusa godeva una classe dirigente politica in grado di produrre risultati eclatanti, in un periodo caratterizzato da un fervore politico e imprenditoriale che portò Ragusa e tutta la provincia all’attenzione delle cronache nazionali per la vivacità delle politiche di sviluppo che furono intraprese in pochi anni.
E come ha voluto ricordare l’ing. Iacono, fra i protagonisti, in assoluto, di questo periodo aureo dell’area iblea, ampio merito va dato a quelle professionalità che, parallelamente all’azione politica forte e incisiva, hanno saputo concorrere alla causa con un lavoro attento e professionale, frutto di competenze specifiche e di una vasta rete di conoscenze e di rapporti politico-professionali, indispensabili per muoversi agevolmente nel complesso mondo dei ministeri e della finanza agevolata, gli stessi di cui, ancora oggi, sarebbe indispensabile la collaborazione per svincolarsi dalla grave e pesante stagnazione che opprime il territorio e rischia di vanificare, completamente, quanto faticosamente realizzato in passato.
Questi uomini, che hanno lavorato dietro le quinte e sono stati autori delle principali linee di sviluppo della nostra provincia, sono gli stessi dirigenti esterni che sono stati estromessi dalla guida della Provincia per lasciare il posto ad una classe di burocrati interni, privi di una specifica competenza, ( basti pensare che allo sviluppo economico ovvero alle politiche comunitarie abbiamo degli ingegneri!), in grado solo di far perdere i finanziamenti, rincorrendo il leguleio di turno.