A cura del Consultorio Familiare di ispirazione cristiana di Vittoria, si è tenuto presso la Sala Mandarà di Vittoria, un convegno su : ” Disfunzioni e tumori della tiroide: aspetti clinici, diagnosi e terapia.”
Molti gli intervenuti che hanno relazionato sulla patologia, gli aspetti clinici, diagnostici e terapeutici delle disfunzioni e dei tumori tiroidei, non tralasciando i dati riguardanti l’incidenza di tali patologie nella provincia di Ragusa.
Più del 20% della popolazione italiana presenta alterazioni tiroidee, che nel 20% dei casi vanno incontro a intervento chirurgico. Il cancro alla tiroide, invece, colpisce oltre novemila persone ogni anno (l’1/2% di tutti i tumori) e numerosi Registri Tumori indicano l’aumento di incidenza di tale patologia. Il cancro tiroideo è più diffuso tra le donne rispetto agli uomini.
Il Commissario Straordinario ff, dott. Vito Amato ha espresso il plauso per una iniziativa , per cui ha avuto il piacere di essere invitato e di partecipare, nata per interessamento di una realtà privata come il Consultorio familiare di ispirazione cristiana. Plauso per la trattazione di temi cos’ importanti, esprimendo il rammarico per una patologia che, purtroppo, ancora, fa rilevre, nella nostra provincia, una forte mobilità passiva, per cui ha esternato l’impegno dell’ASP di ragusa per recuuperarelo svantaggio e poter offrire all’utenza una assistenza qualificata.
Altro interessante appuntamento è stato organizzato dall’ASP 7 in collaborazione con il Comune di Vittoria.
Un convegno organizzato per parlare di una realtà diversa, quella delle Fattorie Sociali, per affrontare il disagio delle persone che presentano forme di svantaggio psico-fisico o di disagio sociale.
“Siamo certamente aperti ed interessati, come Azienda Sanitaria, ad esperienze nuove, come quelle delle Fattorie sociali, per affrontare problematiche di persone che presentano una fragilità”, queste le parole del saluto del Commissario Straordinario ff, dott. Vito Amato.” Le Fattorie Sociali, rappresentano strutture che estendono i loro servizi a queste persone, estendendo l’aiuto attraverso servizi educativi, culturali e di supporto alle famiglie e alle istituzioni didattiche. Non seguono logiche assistenzialistiche, sono fattorie a tutti gli effetti, perciò hanno una natura imprenditoriale, cercano, però, di riprodurre un modello di economia sociale, mirato a coniugare il profitto dell’azienda con il bene della collettività, in special lavorare la terra aiuta a scoprire nuovi interessi, a sviluppare abilità manuali, a recuperare gli equilibri perduti. Inoltre è un’ottima occasione per confrontarsi e socializzare, immersi nella placida tranquillità della campagna.
Naturalmente l’opportunità più significativa è proprio quella di imparare un mestiere: l’offerta formativa delle fattorie sociali è davvero ampia e può riguardare le conoscenze in ambito agricolo come anche in quello delle filiere produttive (olio, formaggio, latte, pane e pasta…), senza dimenticare l’allevamento di animali. La fattoria sociale diventa una reale possibilità di odo per le fasce sociali svantaggiate.
“In Sicilia è nata la Rete delle Fattorie Sociali, già da qualche anno, scopo della rete di queste realtà è quello di essere una rete di persone, associazioni, imprese agricole impegnate per la promozione della salute, per l’inclusione sociale e lo sviluppo sostenibile”, così il dott. Salvo Cacciola, sociologo dell’ASP di Catania, nel suo intervento, parlando di questa straordinaria realtà.