Salvatore Cultrera, 22 anni, falegname, è stato ritrovato ieri impiccato. Polizia e Carabinieri indagano ancora senza sosta per fare chiarezza sulla vicenda. Al vaglio, per diverse ipotesi di reato, alcuni giovani di Giarratana e di Ragusa. Il ritrovamento è avvenuto ieri mattina intorno a mezzogiorno.
Le forze dell’ordine sono state avvisate da un residente: il testimone, infatti, stava giocando in un piccolo parco con la figlioletta ed era intento a raccogliere alcune nespole. L’odore proveniente da un anfratto ha destato sospetti. Affacciatosi dalla ringhiera, l’uomo non ha potuto fare altro che constatare la terribile scoperta: Salvatore, che aveva visto crescere, si trovava impiccato ad una sbarra di supporto del parapetto.
Sarebbe stato quasi impossibile trovarlo in condizioni normali poiché si trovava in un anfratto tra il muro della chiesa di Sant’Antonio e quello di contenimento dell’adiacente giardinetto pubblico e seppur all’aperto era in zona non visibile dalla pubblica via. Subito sono giunti sul posto i Carabinieri della Stazione di Giarratana, seguiti a ruota dai Poliziotti della Squadra Mobile e del Gabinetto Provinciale di Polizia Scientifica della Questura con i militari della Compagnia dei Carabinieri di Ragusa. Sul posto, anche il magistrato incaricato del caso, il dott. Gaetano Scollo della Procura della Repubblica di Ragusa. Le operazioni si sono protratte per tutto il pomeriggio e saranno effettuate diverse attività d’indagine come perquisizioni e ascolto di persone informate sui fatti per tutta la notte.
In particolar modo, Poliziotti e Carabinieri stanno nuovamente ascoltando gli amici del ragazzo per scavare nella vita del giovane e sui debiti da lui contratti per presunte attività illecite. Alcuni particolari della stessa sono ancora poco chiari e soprattutto il susseguirsi degli eventi e il loro esatto orario non sono ancora ben definiti e gli investigatori sono alla ricerca di risposte.
Sul posto, anche il medico legale che ha effettuato una prima ispezione cadaverica dalla quale è stato possibile acquisire importanti elementi per risalire alle cause della morte che al momento appare per asfissia da impiccamento, escludendo altre cause, considerato anche l’avanzato stato di decomposizione. È d’obbligo specificare che senza l’autopsia (che verrà effettuata il 3 giugno) non è possibile fare altre ipotesi che al momento appaio inverosimili, come morte dovuta a cause di tipo violento (percosse e/o lesioni).
I Carabinieri e la Polizia di Stato invitano coloro i quali a qualsiasi titolo sono a conoscenza di elementi legati alla morte per impiccagione del giovane Salvatore Cultrera, a contattare gli investigatori per poter ricomporre tessera dopo tessera il complesso puzzle della vita del deceduto.