Arrestato insospettabile ragusano coltivatore diretto di marijuana: a casa, appositamente affittata per sfuggire ai controlli della madre, aveva allestito una serra dotata di ogni tecnologia per fare cresce le piante. La Polizia di Stato di Ragusa – Squadra Mobile – ha tratto in arresto CAMILLIERI Mirko nato a Ragusa nel 1992 per coltivazione di marijuana presso la propria abitazione di Ragusa ed ha denunciato R.T., tunisino di 30 anni per spaccio di hashish in Piazza San Giovanni a Ragusa.
Sono responsabili entrambi del reato di traffico di sostanze stupefacenti. In Piazza San Giovanni gli agenti hanno notato seduti al bar due extracomunitari intenti a parlare tra loro e bere un caffè. Durante la conversazione uno dei due ha tirato fuori dalla tasca un involucro di carta stagnola e lo ha ceduto in cambio di denaro ad un altro giovane seduto con lui al tavolo. In pochi secondi i due sono stati bloccati dagli agenti della Polizia di Stato ma uno di questi (identificato poi in R.T. di 30 anni) ha tentato di fuggire con un balzo saltando la paratia del gazebo del bar e si è dileguato correndo disperatamente per non essere acciuffato. Nonostante le ricerche il giovane spacciatore è riuscito in un primo momento a farla franca. L’acquirente, anch’esso tunisino, ha ammesso di aver appena acquistato dal fuggitivo dell’hashish per 20 euro e che era per lui un punto di riferimento come spacciatore. Poco più di due ore dopo gli investigatori della Squadra Mobile hanno scovato direttamente in casa lo spacciatore ma in considerazione dell’esigua quantità (1.5 gr.) e della nuova normativa, non è stato possibile arrestarlo. E’ stato denunciato e dovrà sempre rispondere di traffico di sostanze stupefacenti. Durante la fuga, il tunisino ha raccontato di essere caduto giù per le scale e per questo gli è stato ingessato il polso con una prognosi di 30 giorni.
Poche ore più tardi, durante un’altra attività di osservazione del centro storico di Ragusa, nelle vie limitrofe a C.so Vittorio Veneto, è stato notato un giovane entrare in casa e portare con sé del fertilizzante (solitamente usato per coltivazione in serra). Il ragazzo è stato sottoposto a normale controllo di Polizia ma è apparso subito nervoso, tanto da non riuscire neanche a parlare e per questo gli Agenti hanno chiesto cosa avesse da temere. Dato l’atteggiamento del giovane, gli operatori hanno effettuato una perquisizione domiciliare e con non poca sorpresa Camillieri è stato trovato in possesso di una vera e propria serra fai da te. E’ stato trovato in possesso di ogni strumento per favorire la coltivazione: lampade, fertilizzanti, concimi, termometri ed umidificatori. Tutti gli strumenti utilizzati per commettere il reato sono stati sequestrati così come 20 grammi circa di marijuana e due piante alte quasi 1 metro dalle quali sarebbe stato possibile ricavare altri 100 grammi almeno, ma invece andranno distrutte per ordine della Procura della Repubblica.
Camillieri aveva in casa anche un trita erba per il confezionamento e due bilance di precisione, tutti elementi che fanno emergere una spiccata professionalità del giovane tanto che per lui sono scattate le manette.
Il ragazzo ha ammesso le proprie responsabilità ed ha riferito agli agenti della Squadra Mobile di aver affittato la casa proprio per coltivare erba e per evitare che la madre lo scoprisse. Il giovane coltivatore, infatti, dormiva a casa con la famiglia ma quotidianamente si recava nella casa da lui affittata per accudire le piante di marijuana. Al termine dell’Attività di Polizia Giudiziaria il giovane è stato condotto presso la propria abitazione a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.