La Polizia Giudiziaria ha eseguito il fermo di IBRAHIM MOUHAMED ALEEM Mouhamed, nato in Egitto nel 1985 in quanto responsabile del delitto di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. E’ accusato di aver fatto entrare in Italia 289 clandestini.
I migranti originari prevalentemente dell’Eritrea, Bangladesh e Siria erano in compagnia di 99 minori. Alle ore 20.45 del 10 giugno, la Nave “Robert Maersk” battente bandiera danese, ha ricevuto una segnalazione dal MRCC di Malta in cui si diceva che un natante era in difficoltà. L’autorità maltese ha ordinato quindi alla nave Robert Maersk di recarsi in quel punto di mare. La nave danese ha agganciato l’unità oggetto di intervento: un barcone privo di bandiera con a bordo numerosi cittadini extracomunitari, di varie nazionalità, il cui numero complessivo era di 312. Gran parte dei 312 immigrati è stata collocata presso il C.P.S.A. di Pozzallo mentre altri presso analoga struttura di c.da Cifali, nel territorio del comune di Ragusa. I migranti hanno raccontato di violenze inaudite durante la permanenza nei centri di “reclutamento” in Libia per poter partire per il viaggio in Italia alcune delle quali terribili anche solo da ascoltare. Al termine delle indagini gli investigatori hanno appurato che in questo caso i migranti sono partiti tutti dalle coste libiche e che l’organizzazione composta da cittadini libici e dagli scafisti ha incassato più di 500.000 dollari. Lo scafista ha dichiarato: ““ho sparso la voce negli ambienti frequentati dai soggetti dediti al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e dopo pochi giorni mi hanno chiamato”. Una passeggera siriana, invece, ha dichiarato: ““Dal social network ho trovato la forza, in quanto altri connazionali mi spingevano a farlo per fuggire dalla guerra, lì ho letto le testimonianze di chi ce l’aveva fatta e mi sono decisa”. Le indagini condotte dagli investigatori durate quasi 22 ore continuative, hanno permesso anche questa volta di sottoporre a fermo di indiziato di delitto i responsabili del reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, rei anche di essersi associati con i libici al momento ignoti. L’arrestato è stato condotto presso il carcere di Ragusa a disposizione dell’Autorità Giudiziaria Iblea anch’essa impegnata sul fronte immigrazione costantemente. Sino ad oggi, solo nel 2014 sono stati arrestati 56 scafisti dalla Polizia Giudiziaria a Pozzallo.