Passeggiata naturalistica alla scoperta del territorio chiaramontano. Circa 60 persone, hanno preso parte stamani all’iniziativa “Chiaramonte città natura” promossa dalle associazioni Vai col trekking, Quattropassincompagnia e Ci ridiamo Su e sostenuta dall’amministrazione comunale. Hanno partecipato anche le associazioni Liberi di Crescere, Consulta Giovanile, Avis, Gruppo Alfa protezione civile, Nuova Atletica e Nusquama.
Assenti per motivi di lutto, le associazioni Piccolo Principe e Ci ridiamo Su. La giornata, infatti, è stata dedicata ai piccoli Matteo Presti, venuto a mancare in questi giorni e ospite del Piccolo Principe e a Rita Lorefice, ospite dell’associazione Ci Ridiamo Su. L’escursione era comunque aperta a tutti: non era necessario essere membri di un’associazione. Il gruppo, infatti , era piuttosto variegato e composto da persone di tutte le età, compresi molti bambini. Oltre a tanti chiaramontani, erano presenti anche persone da Ragusa, un agrigentino e una coppia di Caltanissetta.
A guidare il gruppo attraverso i sentieri che costeggiano e attraversano il bellissimo territorio della pineta di Chiaramonte Gulfi, sono stati Salvatore Marletta e Attilio Caldarera, membri dell’associazione Vai col trekking e Fabio Di Benedetto membro di Quattropassincompagnia, insieme agli altri membri delle loro associazioni.
Il gruppo si è radunato questa mattina intorno alle 9.30 in piazza Duomo. Subito dopo, si è diretto verso la piccola chiesa di Santa Lucia che è stata aperta proprio per l’occasione. Qui, lo storico Giuseppe Cultrera ha raccontato ai presenti la storia di questa chiesa: nata come grotta, è stata risistemata nei primi del ‘900 dalla famiglia Gafà che era molto legata a questa chiesa. Il culto di Santa Lucia, invece, è stato introdotto nel ‘500 da un parroco che, essendo siracusano, ha portato il culto della Santa anche a Chiaramonte. Sull’altare, è possibile ammirare un dipinto di Giovanni De Vita.
La seconda tappa, invece, è stata effettuata alla fonte di Cavolafico. I partecipanti, infatti, hanno potuto dissetarsi con la purissima acqua della sorgente e ascoltare gli aforismi e le poesie di Sergio D’Angelo. Salvatore Marletta, inoltre, ha colto l’occasione per parlare delle piante officinali che è possibile trovare nel bosco di Chiaramonte, come utilizzarle al meglio e come servirsene per curare piccoli disturbi.
Successivamente, il gruppo si è diretto verso il rifugio di Chiaramonte: ad aspettarli, il Gruppo Alfa Protezione Civile di Chiaramonte che ha preparato per tutti i presenti il pranzo. Oltre alla pasta, è stato possibile degustare delle bruschette preparate con prodotti tipici chiaramontani, tra cui olio e olive, offerti dalle aziende del consorzio di Chiaramonte. Oltre ad aver preparato il pranzo il Gruppo Alfa, per motivi di sicurezza, ha anche scortato tutto il percorso degli escursionisti.
Subito dopo pranzo, il gruppo è tornato verso Chiaramonte attraverso un sentiero che costeggia l’ex hotel “La pineta”. Poco prima di rientrare in piazza Duomo, Attilio Caldarera di “Vai col trekking” ha voluto esprimere la sua opinione in merito a questa esperienza: “Noi amiamo la natura ovunque essa si trovi. Ma non c’è escursione in cui noi non portiamo una parte del nostro territorio. Noi veniamo qui abbastanza spesso perché il territorio di Chiaramonte ha delle caratteristiche che ci piacciono. Oggi, abbiamo vissuto una giornata senza stress e torniamo a casa con alle spalle una sana stanchezza”.
Il gruppo, infine, è rientrato a Chiaramonte passando dalla chiesa di San Giovanni e attraversando l’arco dell’Annunziata. Anche in questo caso, lo storico Giuseppe Cultrera ha illustrato ai presenti, raccontando anche delle leggende popolari, la storia dei monumenti in questione. Il gruppo, infine, è rientrato in piazza Duomo intorno alle 17.00. L’assessore Alessandro Cascone, presente durante tutta la giornata, dichiara: “Sono molto soddisfatto dell’adesione. C’è molta gente che è venuta da fuori Chiaramonte ed è rimasta soddisfatta. Ringrazio gli sponsor, il gruppo Alfa Protezione civile, le associazioni e tutti i partecipanti, dal più grande al più piccolo, perché queste manifestazioni non hanno età e speriamo di poterle ripetere”.