Per la sua posizione di non agevole accessibilità, risalta solo nelle immagini panoramiche di Ibla con la sua possente mole.
Palazzo Sortino Trono, arroccato sul colle, subito dietro la Chiesa delle Anime del Purgatorio, domina sullo spazio antistante l’ingresso, chiamato ‘Piano dei Signori’. La facciata è superbamente decorata soprattutto nei capitelli a volute che sovrastano le paraste, nei balconi e nei mensoloni. Elaborato anche il portale che, stranamente per costruzioni di questo tipo, si presenta asimmetrico rispetto alla facciata. Il palazzo, di proprietà comunale, non è visitabile.
Ormai restaurato da lungo tempo, grazie ai fondi della legge su Ibla, il Palazzo rimane una scatola vuota di cui non è dato conoscere lo stato dell’interno. Di altri edifici risalenti al tardo barocco, si è arrivati al totale restauro degli interni, come nel caso del Palazzo Cosentini, restituito alla pubblica fruibilità, oppure, come nel caso del Palazzo della Cancelleria, dopo decennali lavori di ripristino e restauro, si è proceduto ad una sistemazione degli interni ma non c’è fruibilità, anche se si intravedono possibilità di utilizzo.
Per il Palazzo Sortino Trono nessun progetto, né si sente parlare di iniziative che possano prevedere un suo utilizzo, una scatola vuota, parto perverso della politica che si è preoccupata solo di imbellettare l’esterno per farne biglietto da visita.
Nel piano triennale delle OO PP, che dovrebbe andare in Consiglio quanto prima, perché propedeutico al Bilancio, in effetti si legge di interventi di manutenzione straordinaria degli interni per finalità di tipo espositivo, ma è logico ritenere che si tratti di una delle tante utopie contenute nel libro di sogni delle opere pubbliche.
C’è solo da sperare che l’attuale amministrazione acceleri l’iter di manutenzione e provveda a farne sede di qualcosa di importante per la città.