Seduta del civico consesso scoppiettante, vivace, andata avanti tra risate e applausi, ottimamente condotta dalla vice presidente Zaara Federico, subito messa alla prova nel suo nuovo ruolo di vertice del Consiglio.
Ne è uscita assai bene, soprattutto quando, approfittando dell’assenza in aula dei consiglieri delle opposizioni, ha sbrigativamente chiuso, con piglio decisionista, la seduta, archiviando le interrogazioni per l’assenza in aula dei presentatori e mettendo fine ad una seduta che si potrà ricordare come la più deludente di questo primo anno di sindacatura Piccitto.
Erano presenti, fra il pubblico, i tredici lavoratori della ditta di igiene ambientale che, secondo il capitolato e il particolare allegato ’’C’’, non dovrebbero rientrare fra quelli assorbiti, in ogni caso, dal nuovo gestore del servizio. In pratica il vecchio capitolato prevedeva una forza lavoro di 168 unità che avrebbero assicurato il posto lavoro, mentre altri 13 lavoratori, dipendenti dell’attuale gestore del servizio, non dovrebbero rientrare, se non come ‘riserve’, scelte prioritarie solo in caso di turn-over dei 168.
Su questa situazione si è delineata una posizione nettamente a favore dei lavoratori di una parte delle opposizioni, in particolare i consiglieri Migliore, Maurizio Tumino, Lo Destro, Mirabella, Morando, Marino, La Porta e Chiavola, che si sono dichiarati, per il mantenimento dei livelli occupazionali, senza riserve per il fatto che questi lavoratori sarebbero stati ingaggiati dalla ditta al di fuori del capitolato d’appalto, fino ad ora in vigore. Come ha fatto rilevare qualche consigliere, sarebbero dipendenti della ditta Busso, l’unica a doversi preoccupare di una loro sistemazione. Ma la loro assunzione sarebbe stata dettata da esigenze dovute alla raccolta differenziata, le stesse esigenze che consiglierebbero un loro utilizzo anche in futuro, nel quadro della rinnovata programmazione per i nuovi livelli di differenziata.
I lavoratori, appoggiati dalla CGIL, avrebbero inviato al Sindaco, tramite legale, una diffida.
In aula le rimostranze dei consiglieri di opposizione hanno trovato di fronte il muro di gomma dell’amministrazione, rappresentata, a turno, dagli Assessori Campo, Brafa e Corallo, tutti e tre fuori dalle competenze sulla materia, quindi silenti di fronte alle proteste dei consiglieri che invocavano, vanamente, la presenza del Sindaco in aula.
Il Presidente del Consiglio Iacono, presente nella prima parte delle seduta, si rifiutava di concedere una sospensione, come già avvenuto altre volte, per il principio che nessuna protesta estemporanea può determinare uno stravolgimento dei lavori d’aula, ancorché valida e motivata. In ogni caso c’è stata la massima disponibilità per un incontro con i lavoratori in conferenza dei capigruppo, incontro fissato per il giovedì seguente. Stava per ritornare la calma in aula, quando rientrava in aula la consigliera Migliore che avvisava i colleghi del fatto che il Sindaco aveva ricevuto una delegazione dei lavoratori, che, frattanto, avevano lasciato lo spazio dell’aula riservato al pubblico.
Grande agitazione, per il fatto di essere stati scavalcati, fra la minoranza che, però, ha criticato solo il Sindaco e non già i lavoratori, colpevoli anche loro di aver scavalcato chi, fino ad allora aveva preso le loro difese. Come anche ha riferito la consigliera Migliore nella sua pagina facebook, altri momenti di tensione si sono avuti quando il primo cittadino ha giustificato il suo mancato ingresso in aula dicendo di non voler ascoltare quanto avevano da dire i consiglieri e in particolare la Migliore.
Manco a dirlo, spettatori silenti di tutto questo bailamme andato in scena fra l’aula consiliare e i corridoi di Palazzo dell’Aquila, i pochi consiglieri presenti del Movimento 5 Stelle che non hanno, come al solito, aperto bocca, limitandosi a mostrarsi schifati per l’atteggiamento dei consiglieri di opposizione, in chiaro appoggio alle posizioni dell’amministrazione.
I vari interventi dei consiglieri di opposizione sono stati dominati da un susseguirsi di accuse all’amministrazione, accusata, ancora una volta, di incapacità, di lentezza, di irregolarità, di illegalità, fra applausi da parte dei lavoratori e toni che si elevavano ad arte per rendere incandescente l’atmosfera.
Una coda di questi interventi polemici si avrà, di certo, nella seduta di oggi pomeriggio, martedì 17 giugno, allorquando il civico consesso sarà chiamato ad approvare il conto consuntivo 2013, occasione che, essendo preceduta dal consueto spazio per le comunicazioni, lascerà spazio ad altri spunti polemici.
Da rilevare che gli stessi potranno riproporsi anche per i tempi a disposizione dei consiglieri durante l’esame del punto all’ordine del giorno, perché, trattandosi di argomenti di carattere finanziario, i tempi a disposizione di ogni consigliere, come da regolamento, saranno raddoppiati.