Può sembrare un paragone esagerato, ma per quanti vedono e vivono la più alta assise cittadina come il luogo sacro della istituzione comunale, le ultime sedute non hanno fornito un quadro diverso.
Ogni formalità istituzionale è ormai sconosciuta, vere pene dell’inferno per il Presidente nel riuscire a contenere le grida, gli atteggiamenti scomposti, le provocazioni, le interruzioni plateali, oggi siamo arrivati alle grida di offese personali profferite nei confronti di colleghi, in un clima da stadio, incuranti anche della silenziosa ed elegante presenza dei lavoratori della ditta Busso che, pur nella protesta, hanno sempre mantenuto un atteggiamento estremamente composto, tale da ottenere, in apertura di seduta, un pubblico riconoscimento, in tal senso, dal Presidente del Consiglio.
Se i toni utilizzati da alcuni rappresentanti delle opposizioni possono essere stati platealmente drammatici a difesa dei lavoratori a rischio di licenziamento, nessuna giustificazione si può dare alle rimostranze orchestrate in aula da diversi consiglieri del Movimento 5 Stelle che hanno scambiato l’aula per la sede di una riunione di condominio napoletano, dove si è visto e sentito di tutto.
Se provocazioni si possono considerare alcuni atteggiamenti di componenti le opposizioni, di certo hanno spunto da cose dette dai grillini che, spesso, potrebbero evitare di parlare: così se ieri si chiedeva, ironicamente alle opposizioni chi aveva fatto venire i lavoratori in aula, facile è stato rispondere oggi, per le opposizioni, chiedere chi avesse fatto venire gli altri lavoratori della ditta Busso, quelli che, secondo il capitolato, avrebbero il posto assicurato. Senza dubbio, servono a riscaldare gli animi interventi come quello della consigliera Antoci, del M5S, che per difendere l’operato dell’amministrazione ha cominciato ad inveire con le precedenti e, dopo un anno dall’insediamento, non ha trovato di meglio che dire, per esempio, che il manto dissestato delle strade cittadine è da addebitare ai lavori di realizzazione, a suo tempo, non eseguiti a regola d’arte, oltre alle solite litanie sullo sforamento del patto di stabilità, sui debiti pregressi, sullo stato fatiscente della rete idrica, sull’assenza di politiche energetiche, sulla mancanza di dirigenti.
Ad alzare la tensione è stata anche la reprimenda del consigliere Sonia Migliore nei confronti del primo cittadino per le convinte ma avventate parole di scarsa considerazione verso i consiglieri e la Migliore in particolare, profferite ieri, in corridoio, discutendo con i lavoratori in protesta.
Ordinaria amministrazione, come ormai da tempo, le reciproche accuse di dichiarazioni false, di illegittimità degli atti, di gratuite provocazioni che non sono solo verbali ma più ancora di toni e di atteggiamenti sprezzanti, nella considerazione generale che ogni intervento dell’opposizione, come più volte detto, serve solo a far perdere tempo.
Logico che in questo clima arroventato, ogni parola cade come un macigno su menti poco abituate alla dialettica e al confronto politico.
Apice della serata, che ha obbligato il Presidente a sospendere la seduta, l’intervento del consigliere La Porta che, lamentandosi del comportamento tenuto dal Sindaco, secondo lui poco rispettoso del Consiglio, ha attirato le repliche scomposte dei consiglieri di opposizione, irretiti anche dagli applausi ripetuti del pubblico che dava manforte a La Porta e arrivati a gridare, addirittura, cosa forse mai accaduta dentro l’aula consiliare, ‘buffone’ all’indirizzo del consigliere comunale.
Non meno dilettevole la manfrina inscenata con la riunione dei capigruppo per organizzare i lavori per la discussione del conto consuntivo, con le opposizioni che hanno chiesto il rinvio della seduta a 24 ore di distanza, per meglio valutare l’atto, dopo aver ascoltato la relazione dell’assessore Martorana, richiesta che, per non riaccendere gli animi, obtorto collo, il capogruppo facente funzione dei cinque stelle, Stevanato, (perché mai i capigruppo dei 5 Stelle dovrebbero cambiare ogni tre mesi, perché mai Gulino è in proroga e perché mai viene sostituito, in diverse riunioni da Stevanato ? ) accoglie riservandosi di consultare il gruppo prima di iniziare i lavori al ritorno in aula. Manfrina che, in ossequio al protocollo, continua con la richiesta formale di Maurizio Tumino, alla fine della relazione di Martorana, che riscontrando la mancanza della relazione sull’utilizzo dei fondi della tassa di soggiorno, propone il rinvio della seduta, proposta che vin accettata, per cui il consiglio è aggiornato alle ore 16 di mercoledì 18 giugno.
Per la cronaca, senza lampi la relazione di Martorana, per un atto dall’approvazione scontata, per cui, anche volendo, poco si potrebbe interferire non essendo emendabile ed essendo la discussione puramente politica su un provvedimento per cui, sostanzialmente, occorre solo una presa d’atto.