Da oggi, la 53enne ragusana che, sospettando una relazione extraconiugale del marito, aveva minacciato e molestato una donna di 30 anni ritenendola l’amante, non potrà più avvicinarsi ai luoghi di abitazione e lavorativi frequentati dalla donna.
La 30enne, nubile, a causa delle ripetute condotte persecutorie e vessatorie della moglie ”tradita” era stata ridotta ad uno stato di ansia e paura arrivando persino a temere sulla sua incolumità fisica.
La donna, come hanno riferito tutti i testimoni della vicenda, aveva infatti ricevuto minacce ed ingiurie telefoniche a tutte le ore del giorno e della notte, che compromettevano notevolmente la qualità della sua vita privata, e ripetute visite sul suo luogo di lavoro, durante le quali veniva accusata ingiustamente di essere l’amante del marito della 53enne.
Per questa ragione, nella giornata di ieri, i Carabinieri della Stazione di Vittoria hanno dato esecuzione all’Ordinanza di applicazione della misura cautelare del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari di Ragusa concordante con la richiesta effettuata dal Pubblico Ministero.
L’indagata è stata posta a disposizione dell’Autorità Giudiziaria iblea e dovrà rispondere del reato di atti persecutori, il cosiddetto stalking.