In sintesi una atmosfera da tregenda al Palazzo Comunale, come, forse, non si era mai vista: auto della polizia fuori dal cancello, uomini della questura, e della squadra politica in particolare sparsi per il palazzo, ufficiali dei vigili urbani, in forze, davanti e dentro l’aula consiliare, amministrazione del tutto latitante fino alle 16, quando pare il Sindaco abbia deciso di ricevere, nella sua stanza, i consiglieri protagonisti della protesta, consiglieri di maggioranza che vagano per le stanze del primo piano, smariti e incapaci di prendere posizione sull’accaduto, senza dichiarazioni ufficiali, pro o contro la protesta.
Tutto avuto inizio dopo pochi muniti della seduta del Consiglio Comunale che doveva essere dedicata all’esame del Piano Triennale delle Opere Pubbliche, importante documento, propedeutico al bilancio, già una volta rinviata per dei cavilli procedurali, sollevati dal consigliere Maurizio Tumino, inerenti il mancato inoltro di una cartografia relativa all’atto, prevista dalla normativa ma non ottemperata dagli uffici.
In apertura di seduta, davanti ad un numeroso pubblico di lavoratori della ditta di igiene ambientale, Tumino ha sottolineato il forte disagio per l’esito della conferenza dei capigruppo a cui hanno partecipato molti lavoratoti con i rappresentanti di diverse sigle sindacali del comparto.
Tumino ha ricordato che tutti i sindacati, i lavoratori, diversi consiglieri di opposizione e, addirittura, Legambiente Ragusa hanno chiesto, a gran voce, il ritiro, in autotutela, del bando di gara per l’appalto semestrale, ritenuto, unanimemente illegittimo.
In conclusione del suo intervento ha stigmatizzato la perdurante insensibilità del primo cittadino che, fermo sulle proprie posizioni, non intende chiarire quali posizioni vuole assumere sulla spinosa vicenda che preoccupa, non poco, un elevato numero di famiglie che temono per il futuro. Ha mostrato, tra l’altro, l’odierna nota della CGIL che, insistendo nell’invitare il Sindaco a ritirare il bando di gara per l’igiene ambientale, comunica, in mancanza di risposte concrete da parte dell’amministrazione, di aver proclamato formalmente lo Stato di Agitazione di tutti i lavoratori ecologici iscritti al Sindacato, avviando, nel contempo, la procedura di raffreddamento e conciliazione prevista dalla Legge 146/90, riguardante la regolamentazione delle modalità dell’esercizio di sciopero.
Il Presidente del Consiglio ha interpretato il livello di tensione in crescendo e ha cercato di invitare i consiglieri a rivolgere le loro sollecitazioni per le normali vie istituzionali e amministrative, rassicurando sulla tutela dei livelli occupazionali, esortando ad attendere che tutti i sindacati presentino le loro istanze in merito alla questione.
Sulla mozione è intervenuto però, brevemente, Lo Destro che ha concentrato il suo intervento non tanto sul merito quanto sull’atteggiamento del Sindaco che si è mostrato del tutto indifferente alle sollecitazioni ricevute, addirittura infastidito al punto di voltare le spalle e tentare di abbandonare la conferenza dei capigruppo. Tutto questo, unito ai suoi dubbi sui livelli occupazionali e alla protesta dei sindacati, lo induceva a rendersi protagonista di una eclatante e plateale forma di protesta, che consisteva nell’annuncio, pronunciato mentre tirava fuori da un sacchetto una pesante catena, di volersi incatenare allo scranno consiliare e di voler procedere ad uno sciopero della fame.
La forma di protesta, messa in atto dal consigliere Lo Destro ha suscitato un entusiastico consenso da parte dei lavoratori dell’igiene ambientale, presenti in gran numero nella zona riservata al pubblico e fuori dall’aula consiliare, con grida di approvazione, applausi che, poco dopo si sono trasformati in una occupazione della stessa, mentre, alla spicciolata, i consiglieri di maggioranza abbandonavano l’aula, forse anche intimoriti dalla palpabile tensione che aleggiava, e la seduta veniva, inevitabilmente sospesa.
I consiglieri delle opposizioni, Tumino, Migliore, Mirabella, Marino e La Porta si sono stretti per solidarietà attorno al collega Lo Destro e hanno condiviso l’occupazione dell’aula consiliare assieme ai lavoratori.
Assente Morando, defilato Chiavola, come i due consiglieri del PD, Massari e D’Asta che addirittura, nel pieno della bagarre occupazionale dell’aula, evidentemente lontani dalla protesta, hanno trovato il tempo di inviare un comunicato stampa sulle carenze e sui disservizi di contrada Gatto Corvino.
Mentre scriviamo, alle ore 17, si è concluso il colloquio del Sindaco con i consiglieri, protagonisti della dimostrazione, che stanno decidendo sul da farsi, in attesa di una possibile comunicazione del primo cittadino sulla vicenda.
Dalle prime indiscrezioni sul colloquio, Piccitto non ha mostrato segni di cedimento nella sua strategia di comportamento, specificando che il bando potrebbe essere ritirato solo in presenza di una sospensiva del TAR. In ogni caso ha criticato fortemente l’atteggiamento di opposizioni che mostrano ben poco di costruttivo e sono dedite a denunce di ogni tipo, non sempre fondate. Plateale e strumentale è stata giudicata la protesta odierna, sotto certi aspetti anche esagerata per i termini della questione.
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