PROTOCOLLO TRA L’ASP DI RAGUSA E MEDICI SENZA FRONTIERE
E’ stato siglato, ieri pomeriggio, nella sede dell’Azienda Sanitaria di Ragusa, il protocollo d’intesa tra l’ASP e MSF (MEDICI SENZA FRONTIERE).
L’accordo è stato sottoscritto dal Commissario straordinario ff., dott. Vito Amato, per conto dell’Azienda e il dott. Antonio De Giovanni, per l’organizzazione MSF, responsabile del progetto. Presenti anche il dott. Franco Dimartino, direttore del Servizio di psicologia dell’Asp e il prof. Antonio Virzì, direttore del DSM (Dipartimento Salute Mentale) aziendale. Presente anche l’avv. Giovanni Tolomeo, degli affari legali aziendali.
MSF, infatti, ha manifestato la propria disponibilità a collaborare con i dipartimenti di Salute Mentale dell’ASP di Ragusa integrando, con la propria azione, l’assistenza di servizi rivolti a migranti e persone in stato di bisogno.
Già in passato è stato firmato un protocollo tra MSF e ASP di Ragusa, per progettualità assistenziale nel territorio dell’ASP di Ragusa, a supporto dell’emergenza sbarchi e delle attività assistenziali per la popolazione immigrata irregolare.
“Il supporto all’Azienda, da parte di MSF – ha detto il dott. Amato – nelle presa in carico dei problemi di salute mentale della popolazione straniera presente sul territorio della provincia di Ragusa, ci è di grande aiuto per promuovere l’interazione e la collaborazione tra strutture sanitarie e servizi coinvolti nella gestione dei problemi di salute mentale dei immigrati che arrivano nel nostro territorio. Una collaborazione che migliora l’assistenza dei dipartimenti di salute mentale. Un progetto che garantirà equità nell’accesso ai servizi e nella fruizione del diritto alla salute da parte delle popolazioni migranti con disagio psichico.”
“Garantiremo la presenza, durante tutto il progetto, quindi fino al 31/12/2014, di personale formato ad hoc, n. 2 psicologi con competenze etnopsichiatriche e un mediatore culturale selezionato in base alla cultura di provenienza – ha specificagto il dott. Antonio De Giovanni – gli operatori MSF assicureranno, se necessario, la loro presenza presso l’ASP a supporto dell’attività istituzionale, nell’ambito della salute mentale della popolazione immigrata. Svolgeranno attività di screening psicologico per identificare i casi che necessitano di una presa in carico clinico-terapeutica, gruppi di parola, orientamento alle strutture sanitarie riferimento. Gli operatori MSF condurranno dei moduli formativi sulle specificità di popolazioni provenienti da contesti di guerra o violenza estrema.”
DECALOGO PER PREVENIRE GLI EFFETTI NOCIVI DEL CALDO ESTIVO
“In passato – ha aperto così la conferenza stampa il commissario straordinario ff. Dott. Vito Amato – si faceva come nel film “La dolce vita” (ci si bagnava nelle fontane) per attutire le ondate di calore, oggi si interviene con i piani aziendali di prevenzione degli effetti nocivi del caldo estivo sulla salute. L’Asp di Ragusa, come negli anni scorsi, ha prontamente elaborato un piano secondo quelle che sono state le direttive del Ministero della salute e della Regione siciliana.”
“In Italia, dalla metà di luglio a fine agosto dello stesso anno 2003 , si è notato un incremento di oltre il 33% della mortalità della popolazione over 75 anni, – ha detto il dott. Trapani Vincenzo, responsabile dell’Unità Operativa di Educazione promozione della salute – rispetto allo stesso periodo del 2002. Secondo l’Istituto Superiore sanità, il 92% dei decessi ha interessato soggetti di età superiore ai 75 anni e con concomitanti patologie dell’apparato respiratorio, dell’apparato cardiovascolare e del sistema nervoso centrale. Nella popolazione assistita dall’ASP di Ragusa, nel periodo giugno-agosto 2002 e 2003, si è notato un incremento del 2, 9% della differenza tra la mortalità delle persone di età uguale o superiore ai 75 anni. Il sesso femminile è risultato più sensibile alla mortalità per le ondate di calore del 2003 rispetto al sesso maschile.
“Grazie ai dati del Servizio di epidemiologia, ha aggiunto il dott. Trapani – sappiamo che l’andamento della mortalità del periodo 2002-2003 e 2008-2009 è in un progressivo incremento, negli ultimi due anni, di decessi nella fascia di età >75 anni. Tale valore sembra aver risentito dell’influenza del decremento progressivo dei decessi nelle fasce 60-74 anni. Mentre nel 2012 c’è stato un incremento costante la mortalità distribuito in tutti mesi dell’anno, nel ’2013 il dato si è mantenuto costante.”
Le ondate di calore sono condizioni meteorologiche, che si verificano durante la stagione estiva, caratterizzate da temperature esterne superiori ai 32-35°C, accompagnate o meno da elevati tassi di umidità relativa, che possono durare per periodi più o meno lunghi.
In città il clima è più caldo rispetto alle zone rurali, con differenze di valori che vanno da 0,5 a 3°C, a causa del maggior assorbimento di energia solare da parte delle superfici asfaltate, del cemento degli edifici e dell’inquinamento. L’impatto delle alte temperature e delle ondate di calore sulla salute non è omogeneo nella popolazione. tali condizioni hanno un impatto significativo sulla salute della popolazione residente nelle aree urbane, in particolare sono stati riscontrati effetti sulla mortalità della popolazione anziana (75-84 anni) e molto anziana (>84 anni).
L’effetto delle alte temperature sulla mortalità è relativamente immediato, con una latenza solitamente di 1-3 giorni tra il verificarsi di un rapido innalzamento della temperatura ed un successivo aumento del numero di decessi. A parità di livello di esposizione, alcuni individui, a causa di specifiche caratteristiche socio-demografiche, di salute e di condizioni di vita, hanno un elevato rischio di effetti negativi sulla salute. Questi individui sono definiti «fragili» agli effetti del caldo.
“Quest’anno abbiamo lavorato in rete, coinvolgendo più attori in questa campagna di informazione per prevenire gli effetti dannosi – ha dichiarato il dott. Giuseppe Ferrera del Dipartimento di Prevenzione dell’ASP – l’elaborazione del Piano Strategico, di cui sono il redattore, assieme ad altri del dipartimento di prevenzione, è la sintesi di quelle che sono le indicazioni della Regione Siciliana che ha approvato, nel 2012, con le “Linee Guida Regionali per la prevenzione degli effetti delle ondate di calore”, che riportano gli interventi raccomandati per contrastare, con sufficiente anticipo, gli effetti nocivi delle ondate di calore e sottolineano la preliminare necessità di pianificare una vera e propria emergenza multidisciplinare con un sistema di gestione altrettanto multidisciplinare attraverso un piano locale, che declina i punti saldi del protocollo di intesa che il Ministero della Salute ha condiviso con il Ministero per la Solidarietà Sociale, le Regioni, i Comuni, i Medici di Medicina Generale.
I livelli di allerta sono così specificati:
• Livello 0 – Condizioni meteorologiche non a rischio per la salute della popolazione.
• Livello 1 – Condizioni meteorologiche che non rappresentano un rischio per la salute della popolazione ma possono precedere il verificarsi di condizioni di livello 2.
• Livello 2 – Temperature elevate e condizioni meteorologiche che possono avere effetti negativi sulla salute della popolazione a rischio.
• Livello 3 – Ondata di calore (condizioni meteorologiche a rischio che persistono per tre o più giorni consecutivi). E’ necessario adottare interventi di prevenzione mirati alla popolazione a rischio.
La pubblicazione del bollettino di allarme.
Il bollettino prodotto viene emesso ogni giorno entro le ore 10.00 ed e consultabile sul sito web del Ministero della (http://www.salute.gov.itCaldo/bollettinoGiornaliero.jsp)
In Sicilia la consultazione del bollettino è anche possibile tramite il sito web del Dipartimento della Protezione Civile Regionale: http://www.regione.sicilia.it/presidenza/protezionecivile), www.sias.regione.sicilia.it.
La dott.ssa Daniela Bocchieri, dell’educazione alla salute, ha sottolineato che tutto il materiale informativo è consultabile sul sito dell’Asp.