Ogni occasione è buona per fare opposizione e spesso si trascende nella polemica sterile, utilizzando termini inappropriati e argomentazioni farneticanti, con provocazioni che, ormai cominciano a stancare ma su cui, spesso, inciampa il gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle, ancora non adeguatosi alla scelta intelligente dell’amministrazione che, spesso, non da seguito alle polemiche inutili e strumentali.
Nell’ultimo fine settimana si è svolta una manifestazione dedicata all’ambiente, alle energie rinnovabili, all’edilizia ecocompatibile, organizzata dall’Ordine degli Ingegneri della provincia di Ragusa in collaborazione con il Comune di Ragusa, essenziale nel contesto di quel necessario programma di informazione ed educazione per le politiche ambientali che, nel nostro paese, stentano ad affermarsi.
L’iniziativa, che ha presentato realizzazioni tecniche, esempi di riqualificazione energetica e schemi di impianti ad alta efficienza, per riscaldamento, climatizzazione e uso di fonti alternative rinnovabili, ha previsto l’allestimento di un mini villaggio in piazza Duca degli Abruzzi, dove sono stati ospitati anche mezzi a trazione elettrica, auto ibride, elettriche, moto elettriche e bici a pedalata assistita.
Evento che ha limitato la fruibilità di piazza Duca degli Abruzzi per una scelta del sito che non è stata da tutti considerata appropriata, tenuto conto che potevano essere selezionate altre location non meno frequentabili dal pubblico. La scelta, comunque, anche se non del tutto condivisibile, non si presta a soverchie critiche, a meno di non voler scivolare in uno stato di perenne belligeranza per una opposizione fine a sé stessa.
Il consigliere Angelo La Porta, invece, ha ritenuto incomprensibile la scelta che ha definito cervellotica, in grado di far imbufalire residenti e villeggianti che hanno visto limitata la fruibilità della piazza.
Dopo tutta una serie di considerazioni, alcune delle quali rispettabili e condivisibili, La Porta ha debordato, decidendo di stabilire un parallelo fra un’esposizione dedicata all’ambiente e alle energie rinnovabili e le bancarelle degli ambulanti, arrivando a definire una casbah il villaggio messo su da professionisti sotto l’egida dell’Ordine degli Ingegneri
Forse La Porta non rammenta l’indecoroso spettacolo delle tante bancarelle che hanno oppresso spesso l’elegante lungomare Andrea Doria, questo sì una vera e propria casbah, con occupazione indiscriminata e, talora, incontrollata di suolo pubblico, la stessa che il consigliere difende e che la nuova amministrazione del rinnovamento stenta ancora a ridimensionare, relegandola in spazi confacenti.
Nella provocazione ritiene di inserirsi il Gruppo Consiliare del Movimento 5 Stelle per la consueta difesa d’ufficio delle scelte dell’amministrazione, comunque impegnata in una azione encomiabile per sostenere l’opera di informazione e sensibilizzazione per temi così importanti, e per la difesa di scelte che attengono all’uso della piazza, ritenuta adatta per l’organizzazione di qualsivoglia evento.