Un recente studio della famosa Emory University ha scoperto per la primissima volta, che non fa bene alla capacità cognitiva solo la lettura in generale, ma fa bene in particolar modo immergersi in opere di vera e propria fantasia.
Quindi, romanzi, novelle, storie di fantasia con trame avvincenti, aiutano il cervello a funzionare meglio e mutano la struttura della materia grigia.
Gli studiosi hanno messo sotto esperimento il cervello di 31 studenti per venti giorni, sottoponendo i volontari dell’esperimento ad esami di risonanza magnetica per nove giorni.
I test sono stati effettuati, mentre gli studenti la sera precedente leggevano trenta pagine di un thriller di Robert Harris ‘ Pompei ‘.
Dopo la fine del libro, gli studenti hanno rifatto una risonanza magnetica.
Tutti i test effettuati evidenziano un aumento delle connettività, soprattutto nell’area della corteccia celebrale temporale sinistra : la zona collegata a ricettività e linguaggio.
Il dottor Gregory S. Bens spiega ” Le storie danno forma alla nostra vita ed in molti casi aiutano a definire la nostra personalità, ed ora stiamo capendo meglio come entrano nel nostro cervello e che effetti hanno sullo stesso. I cambiamenti a livello neuronale, suggeriscono che leggere una novella può letteralmente e biologicamente trasportarci nel corpo del protagonista “.
Adesso i ricercatori, vogliono ben capire, se i cambiamenti rimangono nel tempo o se piano piano svaniscono e se lo fanno entro quanto.
Fonte: www.cervelliamo.blogspot.it