Piano triennale opere pubbliche, atto propedeutico all’ approvazione del bilancio, che approda in consiglio comunale.
Il piano sarà sottoposto all’esame dell’ aula dalla prima mattina di oggi giovedì 3 luglio, per una prevista ‘maratona’ che, come al solito, sarà orchestrata dalle opposizioni nel tentativo di emendare un atto dall’esito, comunque, scontato per la supremazia dei numeri bulgari che mette al sicuro maggioranza e amministrazione.
Solo una guerra dei nervi che serve a mettere in luce le capacità di quanti non fanno solo opposizione strumentale e ostruzionistica, mentre tenta di forgiare gli inesperti consiglieri grillini ai ritmi, spesso inconcludenti, della politica di periferia.
Ritmi inconcludenti come quelli della seduta del 1′ luglio, dedicata all’ approvazione del regolamento della zona artigianale. Un atto che l’assessore Martorana ha presentato come azione importante dell’amministrazione ma che si rileva ancora tardivo, dopo un anno dall’ insediamento, ancora meritevole di aggiustamenti, senza dire che è stato salvato dalla insperata disponibilità del consigliere Maurizio Tumino che aveva trovato anche in questo atto rilievi di illegittimità motivo che avrebbe consentito una pregiudiziale e che poteva rimandare il regolamento nelle stanze degli uffici.
Una seduta caratterizzata dai tentativi di Tumino di emendare l’atto, con la consueta mancanza di disponibilità della maggioranza ad accettare le proposte di modifica di una opposizione rappresentata quasi esclusivamente dal consigliere che, alla fine, si sarà anche pentito di non aver sollevato la pregiudiziale.
Regolamento che è apparso uno dei soliti mostri della politica locale, contro cui va a sbattere la politica del nuovo e del rinnovamento, incapace, ancora, di sovvertire vecchi schemi.
Un regolamento contorto, cavilloso, frutto della mostruosità politica del passato, nato nel 2003, modificato già due volte nel corso degli anni e ancora necessario di modifiche, un quadro dell’ incapacità dei politiche e dell’ immobilismo dei dirigenti che non hanno saputo sfornare nulla di funzionale in materia.
Un osservatore esterno si chiede a che cosa vale il lavoro in commissione se in aula vengono presentati 19 emendamenti, a che cosa serve la concertazione con le organizzazioni di categoria, segnatamente la CNA, per arrivare a discutere per ore di un atto che una buona politica dovrebbe essere capace di portare in aula solo per la votazione finale di un documento accuratamente predisposto dagli uffici e vidimato dai lavori di commissione.
La seduta di martedì 1 luglio ha visto in apertura, nella fase dedicata alle comunicazioni, gli interventi dei consiglieri Maurizio Tumino e Giuseppe lo Destro che hanno disquisito sugli aspetti riguardanti tematiche oggetto anche delle clamorose proteste dei giorni scorsi: soddisfazione per l’ esito della vicenda dei lavoratori dell’ allegato C, attenzione per altre controversie riguardanti i lavoratori dell’ idrico, necessità di accedere agli atti della spinosa vicenda di Randello.
Altri interventi di rilievo quello della consigliera Marino, positivamente ostinata nel segnalare, senza soluzioni di continuità, l’ormai indecente vicenda del servizio sociopsicopedagogico, fermo al palo per l’incapacità dell’assessorato competente di ridare vita ad uno dei servizi che da anni hanno costituito il fiore all’ occhiello della nostra città.
Degni di attenzione i numerosi rilievi sollevati dal consigliere Giorgio Massari che ha inondato l’aula con una serie di segnalazioni, tutte importanti: una anche preoccupante, per un incendio che si sarebbe sviluppato nella discarica comunale e di cui non è trapelata notizia, il che rende ancora più meritevole di attenzione un accadimento su cui sarebbe opportuno fare massima chiarezza, sia nel caso si tratti di evento doloso, come pure, e sarebbe altrettanto grave, si tratti di un incidente sulle cui cause è indispensabile far piena luce.
Segnalata anche l’emergenza traffico sulla litoranea, segnatamente a Marina di Ragusa, per il dirottamento del traffico pesante che non può attraversare il ponte di Modica, attualmente chiuso per lavori di manutenzione.
È ancora rilievi del capogruppo del partito democratico per i provvedimenti dell’assessore Martorana riguardanti la ‘Tasi’, che non hanno visto il coinvolgimento del consiglio, sull’assegno civico, di cui ha parlato l’assessore ai servizi sociali ma di cui non si sono approfonditi i contorni, sulle strisce pedonali che molti cittadini segnalano come ormai scomparse del tutto in diverse zone della città.
Tutte osservazioni importanti, a cui , per il momento non è sta data alcuna risposta dall’ amministrazione.