La vicenda dei lavoratori dell’ allegato ‘’C’’ del bando di gara per la raccolta dei rifiuti solidi urbani, sembrava ormai archiviata. L’autorevole intervento di S.E. il Prefetto, sollecitato dai consiglieri delle opposizioni, dopo l’occupazione dell’aula consiliare e dopo che il consigliere Lo Desto si era incatenato al suo scranno, pareva aver fugato ogni possibile ulteriore dibattito sulla sorte dei lavoratori che rischiavano, in quanto assunti unilateralmente, al di fuori del bando di gara, per il loro futuro lavorativo.
Anche il Sindaco Piccitto, nel corso di una conferenza stampa, appositamente convocata, confermava l’intervento dirimente dell’Illustre rappresentante del Governo che aveva favorito l’accordo fra il primo cittadino e il rappresentante della Funzione Pubblica CGIL, Giovanni Lattuca.
I lavoratori dell’ormai noto ‘allegato C’ del bando di gara, prima destinati a subentrare nella forza lavoro, prevista dal bando, a seguito di naturale turn over del personale, sarebbero integrati direttamente, sei attraverso la sostituzione di tre lavoratori che andranno in pensione, con un contratto part time di tre ore, altri sei ricorrendo a servizi aggiuntivi, previsti dal bando, co minimo aggravio dei costi dell’appalto.
Una soluzione che aveva smontato le posizioni assunte dalla maggioranza del Movimento 5 Stelle e dai rappresentanti del PD che si erano dichiarati contrari ad ogni tipo di forzatura per l’assunzione di questi lavoratori, ritenuti solo dipendenti della ditta Busso, la sola obbligata, eventualmente a tutelarne il posto di lavoro.
Ma il dissenso verso ogni tipo di accordo non era solo preventivo, dei grillini e del PD, dopo appena una settimana sono l’Associazione Partecipiamo e il Movimento Città a rispolverare la questione, con comunicati dai contenuti abbastanza critici nei confronti dell’amministrazione e del Sindaco in particolare, toni che, se da un lato confermano il rapporto non idilliaco ormai consolidatosi fra gli ex alleati del ballottaggio per la elezione del Sindaco, lasciano perplessi per la messa in discussione di un accordo sollecitato dal Prefetto.
Senza riserve il disappunto dell’Associazione Partecipiamo nei confronti di un accordo che si ritiene in contrasto con le norme, in grado di alterare il corretto svolgersi delle dinamiche concorrenziali di mercato.
Si parla, nel comunicato che si può leggere in altra parte del giornale, della legalità che è anche rispetto e pratica quotidiana di norme condivise che governano qualsivoglia regola contrattuale nel perseguire il bene comune e l’interesse generale.
Anche il Movimento Città contesta la gestione delle politiche ambientali in tema di raccolta dei rifiuti, ripercorrendone la storia degli ultimi mesi, e censura in maniera forte le modalità di organizzazione della protesta e la soluzione finale adottata che appesantirebbe una situazione già assai critica per la città.
Anche il comunicato del Movimento Città è riportato, integralmente, in altra parte del giornale.