DICHIARAZIONE CONSIGLIERI DI OPPOSIZIONE SU BOCCIATURA DELL’ODG SU PUNTA DI MOLA
Discusso e bocciato nella seduta del consiglio comunale di Ragusa, un ordine del giorno, sottoscritto dai consiglieri Mirabella Giorgio (Idee per Ragusa), Tumino Maurizio (Pdl), Migliore Sonia (Udc), Morando Gianluca (Mci), Lodestro Giuseppe (Ragusa Domani), Laporta Angelo (Territorio), Chiavola Mario (Megafono), Marino Elisa (Gruppo Misto), in cui si impegnava l’Amministrazione comunale di apporre le somme necessarie per migliorare la fruibilità, sotto ogni punto di vista, della spiaggia di Punta di Mola, ricadente in territorio di Ragusa. Un’area facilmente raggiungibile se si intende bypassare Marina di Ragusa, e dove poter tranquillamente parcheggiare, dato l’enorme numero di posteggi a disposizione.
Nell’odg si chiedevano la pulizia dell’intera spiaggia; la rimozione delle alghe che, putride e maleodoranti, non consentono la fruibilità dell’arenile; di realizzare i frangiflutti che avrebbero consentito il mantenimento della sabbia ed infine di appostare le somme per la realizzazione di una passerella di accesso per le persone con difficoltà deambulatorie.
Ebbene, nonostante, abbiamo argomentato in aula l’odg, frutto peraltro delle richieste costanti dei residenti della zona, la maggioranza consiliare ha ritenuto di bocciare l’ordine del giorno ritenendo che non sia idoneo il sistema del frangiflutto, nonostante in altri progetti, come dimostrato nel piano triennale delle opere pubbliche, siano stati inseriti. Dunque, abbiamo capito oggi pomeriggio, che in alcune opere il frangiflutto va bene e in altre no, dunque si deve ritenere sia uno strumento discrezionale?
Ciò che comunque lascia l’amaro in bocca è che, al di là dell’aspetto tecnico per il mantenimento dell’arenile, la maggioranza avrebbe potuto rivedere l’odg e apportare le modifiche ritenute idonee, invece si è assunta la responsabilità di non dare il giusto ristoro ai residenti della zona, stanchi di dover quotidianamente convivere con l’olezzo delle alghe e soprattutto non consentire un accesso a mare facilitato per quanti hanno problemi motori. Una bocciatura secca è stata la risposta della maggioranza del Movimento Cinque Stelle.
La sensazione netta che emerge è la volontà di bocciare tutto ciò che proviene dalle minoranze, non riuscendo a scorgere che, come in questo caso, l’odg sottoscritto e presentato era a beneficio dei cittadini che evidentemente continuano a non avere interlocuzioni e attenzioni da parte di questa giunta e di questa maggioranza consiliare.
Sonia Migliore: “Hanno bocciano la nostra proposta di istituire un capitolo a titolo di contributo ristoro per le vittime dei furti di rame, solo per un becero gioco politico”
“Non ci sono parole per descrive l’arroganza menefreghista di questa maggioranza – dichiara Sonia Migliore -: Ieri il Consiglio comunale, o meglio il Movimento 5 stelle, adducendo motivazioni inconsistenti ed imbarazzanti, dettate esclusivamente da un patetico gioco partigiano, ha bocciato la proposta di istituire un capitolo a titolo di contributo ristoro per aiutare tutti quegli allevatori e agricoltori vittime dei furti di cavi di rame”.
“I furti di rame ormai sono divenuti una drammatica realtà per le nostre campagne. Un fenomeno criminoso che sta mettendo in ginocchio l’intero settore zootecnico e agricolo, già fortemente messo alla prova da una crisi economica senza precedenti. Parlare di furti di rame significa parlare dell’aggravio dei costi che queste aziende debbono sostenere, più di 100 euro al giorno per due, tre quattro o anche cinque mesi. Sono questi, infatti, i tempi che l’Enel impiega per ripristinare le linee elettriche. Per questo, il 21 maggio scorso, con il Comitato di allevatori ed agricoltori ho incontrato Sua Eccellenza il Prefetto, che ringrazio per la sua infinita disponibilità, al fine di trovare delle soluzioni per risolvere questo problema. In quell’occasione chiedemmo al Prefetto, innanzitutto di istituire un tavolo tecnico con tutti i soggetti coinvolti, Enel, forze dell’ordine e con i sindaci per sensibilizzarli su una tematica tanto scottante.
Inoltre – prosegue la Migliore – chiedemmo di istituire un sistema di videosorveglianza, di implementare i controlli delle forze dell’ordine ed, infine, di esortare l’Enel ad attivare delle procedure di somma urgenza, affinché si accorcino sensibilmente i tempi di ripristino delle linee elettriche. Io anticipai a Sua Eccellenza la proposta di costituire un capitolo apposito nel bilancio del Comune per aiutare gli imprenditori colpiti da questi crimini. Nello specifico abbiamo, è questo il tema dell’ordine del giorno, ipotizzato un rimborso pari al 50% delle spese che questi allevatori sostengono durante questo periodo di transizione”.
“Questi non sono problemi – continua la Migliore – che interessano i Cinque stelle, loro sono impegnati in altro. Ancora una volta hanno dimostrato di fregarsene dei cittadini, lasciando al loro destino questi lavoratori. Non è neanche un problema economico, ormai è accertato che il Comune ha in tasca 13,5 milioni di avanzo di cassa. 14 milioni di royalties, di cui 7 già accreditati, e altri 2 milioni e 500 mila euro di compensazione per il versamento dell’Imu ossia 30 milioni di euro, che questa Amministrazione non vuole investire per salvare e tutelare il nostro sistema produttivo. Tuttavia trova 120 mila euro da spendere in tre mesi per i concertini dell’Estate iblea, finanzia il concertone in Piazza Libertà, sperpera 300 mila euro per i randagi, non risolvendo il problema, mentre i nostri imprenditori sono con l’acqua alla gola”.
“Ci attiveremo – conclude la Migliore – nei prossimi giorni, insieme al Comitato degli allevatori, per incontrare nuovamente il Prefetto per metterlo a conoscenza degli ultimi sviluppi e programmare iniziative di lotta a tutela del nostro comportato zootecnico e agricolo”.