L’Azienda Sanitaria continua la sua attività di informazione su problematiche di rilevanza come quella dell’infarto del miocardio.
Dopo il successo avuto con la manifestazione “Cardiologie aperte”, lo scorso febbraio, ha organizzato per venerdì, 11 luglio 2014, in piazza Duca degli Abruzzi, uno stand informativo.
E’ cruciale informare i cittadini: a questo scopo, la Cardiologia di Ragusa, diretta dal Dott. Antonio Nicosia, ha organizzato, assieme al 118, uno stand informativo intitolato “se ami il Tuo cuore…, non perdere tempo”, nelle ore serali, con l’intento di “intercettare” la maggiore quantità possibile di cittadini.
Lo stand, attraverso la distribuzione di leaflet informativi e la proiezione di un video, con protagonisti reali, ha lo scopo di informare i cittadini che il “tempo è cuore” e che, in presenza di dolore toracico sospetto, l’accesso ideale al sistema è telefonare al 118 e non peregrinare con mezzi propri verso un Pronto Soccorso vicino.
A dare valenza all’iniziativa è prevista la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP, dott. Maurizio Aricò e del Sindaco di Ragusa, Ing. Federico Piccitto.
L’assistenza in rete dell’infarto miocardico acuto, decretata dall’assessore alla Sanità nel 2011, è oggi una realtà nella provincia di Ragusa, che, in qualità di provincia “pilota” del progetto regionale, ha da sei mesi 5 ambulanze medicalizzate del 118 dotate del sistema di telemedicina, che colloquiano in maniera diretta da tutto i territorio con l’unità Coronarica dell’ospedale M.P. Arezzo.
“E’ così che è stato possibile salvare la vita e preservare il cuore di pazienti provenienti direttamente da casa o dai PTE, senza inutili e dannosi passaggi intermedi (che servivano un tempo a garantire la diagnosi)”, afferma il dr. Nicosia (membro della commissione regionale per la rete dell’infarto in Sicilia e direttore della Cardiologia Interventistica di Ragusa).
Il “perno” di un sistema di assistenza in rete è rappresentato dal 118, che, se ben equipaggiato e allertato nei tempi dovuti, può consentire una diagnosi tempestiva di infarto miocardico acuto “in loco” (“a casa” del paziente) e trasferimento diretto del paziente presso la sala Di Emodinamica, dove può essere eseguita l’angioplastica e salvata una vita umana.
“Il sistema è già attivo, ma ad oggi, purtroppo, solo il 10% dei pazienti con infarto miocardico acuto arriva tramite 118! La maggior parte dei pazienti, infatti, si reca con mezzi propri al Pronto Soccorso più vicino! E’ proprio questa “consuetudine” – afferma il direttore Aricò – che tentiamo di “scardinare”: recarsi al Pronto Soccorso con mezzi propri non solo può essere pericoloso (essendo il trasporto “NON protetto”), ma comporta anche un’inutile perdita di tempo, che, come è noto, è cruciale ai fini del trattamento”.