Comunicazioni, risposte del Sindaco e pregiudiziali sugli atti hanno avuto il sopravvento sugli argomenti all’ordine del giorno del civico consesso di martedì 22 luglio.
Diversi gli aspetti che hanno relegato quasi a pura formalità atti pure fondamentali per la città, come il regolamento della IUC, su cui sarebbe stato fondamentale un dibattito costruttivo.
Tono animato e foga sovrabbondante nell’intervento iniziale del consigliere Ialacqua del Movimento Città che ha chiesto chiarimenti al Sindaco sulle problematiche in tema di igiene ambientale, definite mosaico di stranezze, con una relazione in aula che definisca i tratti salienti del programma in materia, unitamente ad eventuali modifiche del programma stesso. Diversi e delicati i punti toccati da Ialacqua in riferimento alle vicende scabrose della vicina Scicli, all’esito incomprensibile della gara semestrale per la raccolta dei rifiuti, alla situazione generale del settore che presenta diversi aspetti a tinte fosche.
Anche il consigliere Ialacqua ha eccepito riserve sulle competenze dell’esperto in materia di igiene ambientale, scivolando nell’errore, ormai comune a molti, di considerare un esperto in materie ambientali come esclusivamente ingaggiato per la questione rifiuti: a Ragusa c’è la questione sorgenti, c’è la questione depuratore, la cui gestione, da ottobre passerà dall’IRSAP al Comune, ci sono tante problematiche nell’area tecnica che spesso vengono sottovalutate nei confronti delle questioni più appariscenti.
Maurizio Tumino ha oscillato fra le considerazioni sul difficile momento politico che attraversa il Movimento 5 Stelle e la constatazione sulla validità delle riserve espresse in tema di rifiuti, interrotto più volte, e in maniera scomposta, dai banchi della maggioranza dove non si riesce a mantenere un contegno rispettoso del luogo di fronte a semplici eccezioni verbali, ancorché non condivise o considerate non veritiere.
La Porta ha eccepito diversità di trattamento nelle concessioni di suolo pubblico a Marina di Ragusa, mentre Mirabella e la Migliore hanno incentrato i loro interventi sugli aspetti delicati della materia rifiuti.
Più generale l’intervento del consigliere Giuseppe Lo Destro che ha invocato un intervento del Sindaco per rispondere alle tante eccezioni sollevate dai banchi delle opposizioni, non solo in materia ambientale.
Quasi ad esaudire l’auspicio di Lo Destro, è entrato in aula il Sindaco Piccitto: un intervento atteso il suo, che ha toccato in primis le questioni che hanno interessato il Movimento 5 Stelle e l’abbandono del gruppo da parte delle consigliere Castro e Nicita. Minimizzati i dissidi interni al movimento, con un ridimensionamento del metup definito una semplice piattaforma informatica per attivisti e simpatizzanti che, in altre sedi si confrontano in un libero, e forse poco compreso, rapporto improntato alla massima democrazia, rinnovata fiducia nelle componenti che hanno scelto di andare via, ma di cui si dice certo per l’impegno che manterranno per il progetto, da tempo condiviso, di cambiamento nell’interesse della città.
Rintuzzate le accuse e le eccezioni in materia di rifiuti, disarmato di fronte a problematiche e meccanismi talora incomprensibili ma per cui sono stati coinvolti gli ordini inquirenti, rassegnazione in ordine alla discarica, le cui competenze sono della SRR e i ritardi legati alle lungaggini regionali.
Ribadito il netto contrasto per ogni tipo di richiesta riguardante la spiaggia di Randello, con un impegno alla tutela dei luoghi che sarà confermato e concretizzato in occasione della redazione e approvazione del piano spiagge.
Espletata la rideterminazione delle Commissioni, di cui ci occupiamo in altra parte del giornale, si è passati all’esame dell’atto riguardante l’approvazione del regolamento IUC, su cui c’è stata una serie di pregiudiziali presentata dal consigliere Sonia Migliore. Il Consiglio è stato sospeso per più di un’ora, per permettere al Segretario Generale, coadiuvato dai Dirigenti e dai revisori dei conti, di esaminare le eccezioni sollevate, evidentemente fondate dal momento che hanno richiesto una attenta analisi.
L’esito prevedibile e scontato, con una procedura discutibile che risulta chiaramente a favore dell’amministrazione, secondo un copione già più volte presentato. Le pregiudiziali non possono essere accettate in quanto gli atti sarebbero non conformi alla legge solo in alcune parti di dettaglio, per cui, comunque, come in altre occasioni, l’amministrazione provvede, in sede stessa dei lavori, alla presentazione di emendamenti a parziale modifica delle parti da correggere, il tutto con una procedura in corso d’opera che non inficerebbe la legittimità dell’atto sottoposto all’approvazione.
Perplessità ha suscitato anche la giustificazione del Segretario Generale per procedure che riguardano leggi di recente adozione per cui ancora sarebbero possibili piccole inadempienze per l’osservanza precisa delle normative, mentre nessuna risposta è stata data ufficialmente al consigliere Maurizio Tumino che chiedeva come mai fosse stato concesso il parere di legittimità ad un atto che, successivamente, viene reputato oggetto di opportune modifiche per risultare in linea con la normativa vigente.
Vano il tentativo delle opposizioni di chiedere il rinvio della seduta per permettere agli uffici di apportare le necessarie correzioni all’atto, così da discutere un regolamento nella piena legittimità dello stesso, anche considerando non è più insistente il termine del 30 luglio per l’approvazione del bilancio.
Considerato l’ennesimo muro di gomma contro cui sbattono le pur riconosciute pregiudiziali ed eccezioni sulla legittimità degli atti sottoposti al Consiglio, le opposizioni, in blocco, con la sola eccezione dei consiglieri Massari e D’Asta, del Partito Democratico, hanno abbandonato l’aula, non intendendo procedere nell’esame di un atto riconosciuto non conforme e da correggere.
Appena dopo la mezzanotte, dopo l’approvazione di 23 emendamenti, fra cui quelli correttivi per dare legittimità piena all’atto, lo steso è stato approvato con i voti favorevoli dei consiglieri del Movimento 5 Stelle, 15 presenti in aula, assente solo Spadola, a cui si è unito il voto favorevole della consigliera Nicita, in questo caso non in dissenso con il suo ex Movimento. Hanno votato contro i due del PD, mentre si sono astenuti Ialacqua del Movimento Città e i rappresentanti di Partecipiamo, la Castro e il Presidente Iacono.