Interessanti i lavori della 5ª commissione, cultura e attività sociali, impegnata nell’esame del Regolamento , per l’affidamento della gestione degli impianti sportivi della città.
Una convocazione a cui hanno risposto tutti i componenti della commissione e che ha visto la presenza del viceSindaco, Assessore allo Sport, Massimo Iannucci, coadiuvato dal funzionario responsabile del servizio sport, Salvatore Giuffrida.
L’incipit dell’incontro è stato caratterizzato dall’invito dell’Assessore, che con il solito stile pacato e suadente ha auspicato una trattazione dell’argomento improntata alla massima consapevolezza delle implicanze di carattere sociale per quanto attiene alle attività sportive.
Il funzionario Giuffrida ha evidenziato i tratti principali di un regolamento scaturito dallo sviluppo costante delle attenzioni verso il comparto, attraverso una serie di interventi e di studi sul settore.
La politica nuova dell’amministrazione si rivolge ad un concetto diverso di gestione dell’impianto sportivo, oggi difficilmente sostenibile dall’ente, soprattutto per i costi di gestione del personale.
Si vuole quindi esternalizzare il servizio di gestione degli impianti, ricorrendo alle normative che prevedono selezioni ad evidenza pubblica per offerte economicamente più vantaggiose, nell’ambito delle Associazioni Dilettantistiche sportive. La normativa prevede anche che impianti senza rilevanza economica, ma dotati di rilevanza sociale, possono essere affidati direttamente in gestione.
Su questi punti si incentra l’attività di controllo delle opposizioni che guardano realisticamente la situazione e si rendono conto che difficilmente si potranno trovare società dilettantistiche interessate ad una gestione onerosa degli impianti, ancorché utilizzati per la propria attività sociale.
Gli impianti più importanti che potrebbero esser oggetto di gara ad evidenza pubblica sono 16, di questi le strutture dedicate al tennis, all’equitazione e una struttura di Marina di Ragusa, sono già in gestione delle uniche società sportive che si dedicano agli sport in questione, mentre l’impianto di via delle Sirene a Marina risulta inagibile, per cui restano 12 impianti che sono nelle condizioni di sicurezza e manutenzione accettabili, secondo le normative.
Le oggettive difficoltà di trovare società disponibili ad una gestione onerosa degli impianti mette in allarme le opposizioni che intravedono la possibilità che si vada a finire con tutta una serie di affidamenti diretti che sollevano qualche perplessità. Ma non ci dovrebbero essere eccessive pretese, se non per i due o tre impianti più importanti, lo stadio comunale, il Palaminardi e il Palazama per cui, peraltro, non si intravedono eccessive e numerose pretese, se non da parte delle società che, effettivamente, utilizzano gli impianti.
Innegabile, comunque, l’esigenza di pretendere la massima trasparenza e curare gli aspetti dell’affidamento per impianti che, comunque, devono restare a disposizione della città e non possono diventare oggetto di gestioni padronali.
Dal punto di vista economico, l’Assessore Iannucci ha sottolineato come la copertura delle spese di luce, gas e personale, unita alla corresponsione delle tariffe di utilizzo della struttura, possano costituire ampio vantaggio economico per l’ente.
Gli interventi dei consiglieri di opposizione sono stati mirati a fare emergere le vere intenzioni dell’amministrazione, che tipo di gestione si vuol affidare e quali saranno le regole delle convenzioni.
Inevitabili i riferimenti alla complicata vicenda della gestione della Piscina Comunale, che hanno visto contrapporsi le consigliere Migliore e Federico: se la Migliore ha eccepito riserve sui criteri attuali di affidamento della gestione della piscina comunale, la Federico è stata decisa nell’evidenziare come l’esponente dell’UDC, quando era assessore nella giunta DiPasquale, fu tra le firmatarie di una delibera che affidava al CONI la gestione dell’impianto, ipotesi non prevista dal CONI nazionale che, appunto negli ultimi mesi dell’anno scorso, avrebbe inviato al Comune una nota dove, oltre rifiutare ogni possibile continuazione del rapporto di gestione, evidenziava come questo tipo di rapporti con l’ente locale non fosse nemmeno previsto dalle normative interne dell’ente sportivo nazionale.
La trattazione dell’argomento è stata aggiornata per permettere l’acquisizione di più ampia documentazione in merito alle scelte e ai criteri seguiti dell’assessorato per la redazione dell’importante regolamento che si appresta ad arrivare in Consiglio Comunale per La definitiva approvazione.