Continua la serie di sedute del Consiglio Comunale dedicate alla discussione e all’approvazione dello schema di Bilancio di Previsione dell’Esercizio Finanziario 2014, della Relazione Previsionale e Programmatica e del Bilancio Pluriennale 2014/2016.
Dopo la relazione introduttiva dell’Assessore al ramo e dopo gli interventi generali, dalle ore 16 di mercoledì 30 luglio è iniziata la discussione degli emendamenti da sottoporre all’approvazione del civico consesso, procedure propedeutiche all’approvazione dell’intero atto.
Sono stati presentati 204 emendamenti, (il dato di 214 era stato diffuso in seguito ad una anomala numerazione degli stessi ndr), la maggior parte dei quali, provenienti dalle file delle opposizioni.
Era prevedibile un dibattito serrato e l’inevitabile allungamento dei tempi, ma non si poteva immaginare quanto avvenuto nella seduta che si è protratta fino alle ore 3.30.
Per avere un’idea, basti pensare che al rinvio della seduta, sono stati discussi e votati, tutti bocciati, solo 10 dei 204 emendamenti.
Una seduta presieduta, per buona parte, dalla vicePresidente Zaara Federico, per un impegno istituzionale del Presidente Iacono, sopraggiunto in tarda serata. Una seduta che ha visto la presenza della giunta al gran completo, con l’opposizione in grande spolvero che, già dai primi minuti, ha mostrato di voler dare battaglia per il bene della città.
Intenzioni, naturalmente, non apprezzate né condivise dalla maggioranza penta stellata che li ha considerate solo strumentali e speculative, finalizzate ad un inutile allungamento dei tempi.
Sostanzialmente, però, il dibattito è andato avanti senza eccessivi scontri fra opposizione e maggioranza, con quest’ultima rassegnata a subire l’evolversi della situazione, anche se nei minuti iniziali mozioni e interventi relativi hanno dato un segnale su quello che sarebbe stato l’andamento della serata; naturalmente l’apparente indifferenza all’azione ostruzionistica è cominciata a saltare quando ci si è resi conto che, trattando ancora, in tarda serata, solo i primi 10 emendamenti, non si poteva, certo stare allegri.
Anche la vicePresidente Federico, finora, solitamente, impeccabile e ineccepibile conduttrice dei lavori in aula, ha lasciato solo la sua leggiadria ad allietare gli astanti con un malcelata avversione verso l’atteggiamento delle opposizioni.
Ma emblematico è stato, al riguardo, l’intervento dell’impassibile Presidente Iacono che, in tarda nottata, contribuendo, in parte a rasserenare gli animi, evidenziava come tutto rientrasse nella normalità, una comune opposizione, che poteva, magari scivolare in tattica ostruzionistica, ma nulla di più di quanto, negli stessi giorni sta avvenendo, a parti invertite, in Senato, dove l’opposizione grillina non tralascia ogni possibile tentativo di arginare il cammino della maggioranza.
Ci occuperemo, a parte, degli intereventi della discussione generale e della trattazione dei singoli emendamenti, in una disamina generale dell’argomento bilancio che ha fornito non pochi spunti sulle politiche dell’amministrazione, sugli atteggiamenti della maggioranza consiliare e sulle strategie dell’opposizione.
Va rilevato, per chi ha il gusto della politica, lo spettacolo offerto dal nocciolo duro dell’opposizione, orchestrata dai consiglieri Maurizio Tumino e Giuseppe Lo Destro che, ottimamente coadiuvati, da Sonia Migliore, Giorgio Mirabella, Gianluca Morando, Angelo la Porta ed Elisabetta Marino, (mancava Mario Chiavola nelle fasi cruciali della seduta) stanno lasciando, comunque, una impronta destinata ad essere ricordata in questa consiliatura dove scelte, rivelatesi inutili e inqualificabili sotto l’aspetto politico, hanno consegnato la maggioranza ad un gruppo di neofiti della politica che, riteniamo di non azzardare, risulta poco conducente per l’attuazione delle politiche programmate della giunta che non trova adeguato sostegno in un gruppo ancora alla scoperta, dopo un anno, delle meraviglie, positive e negative, della politica, impegnato più in operazioni di piccolo cabotaggio, di stampo elettoralistico, che non in un accorto e impegnato sostegno all’attività dell’amministrazione con idoneo contrasto, in aula, alle strategie dell’opposizione.
La seduta, iniziata con la ormai consueta ora di ritardo, ha visto l’incipit della strategia dell’opposizione con una richiesta di sospensione per un tentativo di raccordo fra maggioranza e minoranza. Allo scontato rifiuto di ogni possibile condivisione, vano il tentativo di procedere all’esame del primo emendamento.
E’ iniziato lo show dei consiglieri Tumino, Lo Destro, Migliore, La Porta, Mirabella, Chiavola, Morando, Marino, che, insistentemente, hanno posto argomentazioni sulla mozione iniziale, dando vita ad un incontrollato bailamme di interventi, interrotto dalle proteste dei consiglieri di maggioranza e dai vani tentativi del Presidente di far partire la trattazione degli emendamenti.
Strategia che ha portato ad un ritardo assai notevole per la trattazione stessa; quando qualcuno pensava di trovarsi davanti ad una seduta che sarebbe proseguita ad oltranza, alle ore 3,30 della notte, una strategica mancanza del numero legale ha fatto rinviare i lavori alla convocazione di giovedì 31 luglio.
In pratica un accordo non ufficializzato, per un rinvio, scaturito per sventare, almeno sul momento una paventata mossa delle opposizioni che, successivamente a delle polemiche sull’undicesimo emendamento, lasciava trasparire la possibilità, per motivazioni tecnico-politiche di sub emendare tutti gli emendamenti presentati, cosa che avrebbe bloccato praticamente la trattazione dell’atto.