La maggioranza si era quasi assuefatta all’idea di passare qualche giorno in aula a bocciare emendamenti:
anche se qualcuno, compreso il Presidente del Consiglio Iacono, ha considerato un record, per il nostro comune, la somma di 204 emendamenti, siamo ben lontani dagli oltre mille emendamenti proposti, nel 2013, nel piccolo comune siciliano di Riposto.
Ma la paventata redazione di altrettanti sub emendamenti ai 194 emendamenti, residui dopo la prima seduta dedicata del 30 luglio, ha sconvolto gli animi, tanto da indurre la maggioranza ad accettare il tentativo di mediazione della Presidenza.
La ricerca dei veri motivi che hanno indotto il gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle a concedere un’apertura alle opposizioni rientra più nel gossip che nell’analisi politica, anche perché di politico poco ci può essere in un atteggiamento che cambia, senza apparenti motivazioni reali, in meno di un giorno.
Piuttosto vanno rilevati i riti arcaici della politica che hanno tenuto consiglieri e addetti ai lavori per sedici ore bloccati, con la seduta sospesa, salvo due brevi aperture.
Tutte procedure propedeutiche all’atto, che si potrebbero anticipare, così da dedicare le sedute agli aspetti prettamente formali di discussione e approvazione.
Conferma della positiva conclusione della trattativa si è avuta intorno alle 23, allorquando il consigliere Maurizio Tumino, direttore della filarmonica degli emendamenti, ha annunciato l’assunzione di responsabilità delle parti politiche presenti in Consiglio che avrebbe fatto maturare la consapevolezza del dovere di operare per il bene della città: tradotto in volgare, la maggioranza si impegnava all’approvazione di una serie limitata di emendamenti proposti dalle opposizioni, vale a dire di tutte le forze politiche al di fuori del Movimento 5 Stelle.
Dopo le prime sei ore e mezza di sospensione, necessarie per la selezione e la riformulazione degli emendamenti concordati fra le parti, ci sono volute altre quattro per l’esame da parte dei Dirigenti e dei revisori dei conti per il rush finale di cinque ore che ha tenuto incollati agli scranni amministrazione e consiglieri fino alle ore 8 del mattino di venerdì 1 luglio.
Le opposizioni hanno presentato variazioni allo schema di bilancio predisposto dall’Amministrazione per misure, progetti e provvedimenti a favore del Corfilac, del Consorzio Universitario, per il progetto Filippide, per attrezzature per disabili, per un fondo da dedicare alllo studio del contenimento dell’impatto acustico, per un progetto riguardante la promozione del latte ragusano. E ancora interventi per il sociale, per un salone parrocchiale a San Giacomo, per l’associazione diabetici, per la partecipazione a Expo 2015, per l’unione Ciechi e per il Piccolo Principe. Non meno importanti interventi in agricoltura, a sostegno delle imprese che hanno subito danni per i furti di rame, per la creazione di una consulta dell’agricoltura, per l’agricoltura biologica. Non sono mancati interventi di varia natura per l’istituzione della dog free zone, degli orti sociali, a Marina di Ragusa per aree a verde, progetti mirati per il turismo, con un occhio particolare all’enogastronomia locale.
Tutti interventi suggeriti e proposti, ad una sola voce, da Sonia Migliore, Giuseppe Lo Destro, Elisabetta Marino, Giorgio Mirabella, Gianluca Morando, Angelo la Porta, Mario Chiavola e Maurizio Tumino.
Sostanzialmente in accordo con le opposizioni citate il gruppo consiliare PD che si è distinto con pochi ma importanti emendamenti rivolti espressamente al sociale, riguardanti il reddito di cittadinanza, il microcredito d’impresa attraverso l’adesione all’iniziativa della Diocesi, un voucher per sostenere la lettura tramite l’incentivazione di acquisto di libri.
Il gruppo di Partecipiamo ha rivolto anche attenzioni al sociale, per strutture per disabili e socio assistenziali,; una iniziativa, in particolare, dedicata alle problematiche del gioco d’azzardo e alla tutela di giocatori e famiglie coinvolte.
Di carattere più generale la serie di emendamenti presentati dalla maggioranza, su temi e settori più diversi, dall’agricoltura ai beni culturali, dal sociale al funzionamento della macchina comunale e amministrativa, dal turismo congressuale allo sviluppo economico.
Il volume e la consistenza degli emendamenti presentati ha dato un chiaro segnale di una manovra poco partecipata, redatta nel chiuso delle stanze dell’Assessorato, con poca attenzione alle questioni apparentemente minori della comunità, che ha guardato ai temi economici della città in una ottica prudenziale. Evidente anche lo scarso raccordo fra maggioranza e amministrazione che ha dato spunto ai consiglieri di opposizione per un attacco politico nei confronti dell’Assessore al Bilancio per un’azione amministrativa che presenterebbe non poche lacune e richiederebbe una netta inversione di tendenza.
Poco incisiva, come al solito, la difesa d’ufficio del gruppo consiliare penta stellato che, per voce del consigliere Leggio ha esaltato i pregi della manovra, senza direttamente prendere le difese dell’Assessore che, alla fine della giornata, appare scalfito nella sua immagine di freddo burocrate dei numeri da una girandola di misure e di provvedimenti che lo hanno visto immobile spettatore.
Per Leggio una manovra che ha salvaguardato servizi sociali, servizi all’infanzia e istruzione, manovra sobria di razionalizzazione con una ricognizione delle spese dell’ente, con investimenti mirati, con tangibile impatto sul tessuto economico e produttivo della comunità, con miglioramento dei servizi, miglioramento della qualità degli spazi urbani, della qualità ambientali con tutela del patrimonio della città in termini artistico-architettonici.
In conclusione delle dichiarazioni di voto, è stato il Sindaco a plaudire all’importante lavoro svolto e alla sintesi raggiunta fra le opposte componenti politiche che ha visto operare per il bene della città e della collettività.
Nel numero di proposte di modifica, Federico Piccitto ha visto l’effervescenza della componente politica che viene arricchita da un dialogo che potrà riverlarsi portatore di effetti benefici per l’attività amministrativa e consiliare.
Con moderazione ha rintuzzato le accuse nei confronti dell’Assessore Martorana e ha stigmatizzato toni inappropriati e polemici senza particolari motivazioni che debbono rientrare nel contsto di normali riflessioni per una serena dialettica di natura squisitamente politica.
Anche il Presidente Iacono, nell’esprimere il ringraziamento per quanti hanno collaborato alla stesura e all’approvazione dello strumento finanziario, ha fatto rilevare l’approccio positivo che è stato di ausilio per il Consiglio, per un proficuo svolgimento del lavoro e per la possibilità che ha avuto di riappropriarsi del ruolo che gli è consono, intravedendo nel passaggio da posizioni radicalizzate una ventata di positivo cambiamento, per cui si è detto anche felice di aver potuto contribuire, mettendo a frutto le sue esperienze di componente dell’opposizione in altre assemblee deliberanti.
La votazione finale dell’atto, per cui è stata votata, successivamente, all’unanimità, l’immediata esecutività, ha visto 16 voti favorevoli, 9 voti contrari e 2 astenuti.