La Polizia di Stato – Squadra Mobile e Servizio Centrale Operativo – ha eseguito il fermo di EL BAHLAWAN Mhammed, TAMAN Hasen, nato in Egitto nel 1986, NASSAR Alee nato in Egitto nel 1986, HASSEN Ahmed nato in Egitto nel 1969, DAWED Himed, nato in Egitto nel 1989, MOSTAFA EL TAHAN Sherif, nato in Egitto nel 1983 e HARAFI AHMED, nato in Egitto il nel 1986 in quanto responsabili del reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. I fermati si sono resi responsabili di aver procurato l’ingresso in Italia complessivamente di 295 migranti di cui quasi 100 minori, molti dei quali neonati. Alle ore 02.46 del 31 luglio, la nave mercantile “PUSAN” ha ricevuto dalla MRCC di Roma notizia di portarsi in soccorso ed assistenza di un natante in difficoltà. Alle ore 10.18 sono iniziate subito le operazioni di trasbordo dei clandestini con il recupero di complessivi 295 migranti di varie nazionalità. Alle ore 02.30 del 1 agosto, i migranti sono stati trasferiti presso il porto di Pozzallo (RG) ed ospitati presso il CPSA ivi esistente. Gli uomini della Squadra Mobile della Questura di Ragusa e del Servizio Centrale Operativo (Direzione Centrale Anticrimine della Polizia di Stato), sin dai primi istanti dell’arrivo della nave hanno avviato le indagini salendo a bordo per verificare la presenza di elementi utili alle indagini. Dai contatti con il personale di bordo e dalle prime indicazioni dei migranti, sin da subito sono stati individuati i sospettati, tutti di origini egiziane. Il loro atteggiamento di assoluto rispetto nei loro confronti da parte degli altri migranti era inequivocabile. Uno di loro ha tentato di fuggire ma gli uomini della Squadra Mobile dopo un inseguimento di alcune centinaia di metri lo hanno bloccato e condotto negli uffici della Polizia di Stato presenti all’interno del Centro di Primo Soccorso ed Accoglienza di Pozzallo. Era già capitato in passato ed anche questa volta si è ripetuto, che i bambini abbiano “tradito” le intenzioni criminali degli scafisti. Sotto minaccia, così come riferito dai padri naturali, avevano minacciato le mamme per farsi consegnare i figli così da mischiarsi tra le famiglie siriane. I piccoli, strappati dalle braccia delle mamme, hanno iniziato a piangere disperatamente e per questo motivo l’attenzione dei poliziotti della Squadra Mobile si è concentrata su un gruppo di uomini risultati poi essere tutti egiziani e scafisti. Isolati i sospettati egiziani sono iniziate le procedure di identificazione di tutti gli altri migranti da parte degli uomini della Polizia Scientifica. Dopo ore di interviste e di richieste per una collaborazione con la Polizia, finalmente la chiave di svolta, uno dei migranti ha ceduto e ha raccontato che erano stati minacciati di giurare sul Corano che non avrebbero fiatato. In pratica, gli egiziani durante tutto il viaggio e prima ancora di partire avevano fatto giurare, sotto minaccia, tutti i presenti sul corano che non avrebbero indicato gli scafisti. La “fortuna” della Squadra Mobile è stata quella che non tutti erano musulmani e per questo motivo alcuni testimoni hanno riferito quanto accaduto. Stante quanto dichiarato dai testimoni gli organizzatori hanno incassato 3.000 dollari a passeggero per quasi 1.000.000 di dollari complessivi. Al termine dell’Attività di Polizia Giudiziaria coordinata dalla Procura della Repubblica di Ragusa gli investigatori hanno catturato gli scafisti che, dopo le formalità di rito e l’identificazione da parte della Polizia Scientifica, sono stati condotti presso il carcere di Ragusa a disposizione dell’Autorità Giudiziaria Iblea. Sino ad oggi, solo nel 2014 sono stati arrestati 87 scafisti dalla Squadra Mobile della Polizia di Stato.