Non ci sono né vinti né vincitori, nessuno ostenta trofei, ci sono solo recriminazioni di chi non è entrato in partita e perde legittimità di intervento su un atto nemmeno bocciato, meno che mai emendato.
A coronamento della quadruplice seduta del Consiglio Comunale il giusto digestivo, anche per qualche aspetto poco tollerabile, sarebbe stato quello di trovare seduti in conferenza stampa un rappresentante del Movimento 5 Stelle e un paio delle opposizioni per spiegare alla città quale è stato alla fine il bilancio approvato e quali correttivi sono apportati alla manovra.
Ma la febbre del comunicato pervade i protagonisti: così abbiamo letto, e abbiamo riportato, la voce dei 5 Stelle che hanno parlato di ‘’ manovra importante che consentirà di risollevare le sorti della città e che tiene conto delle esigenze di tutti, puntando innanzitutto sulla condivisione e la partecipazione’’, di ‘’lavoro comune con l’amministrazione per un bilancio di ampio respiro e di grande impatto sociale’’, dove ‘’ grazie alla scelta e al voto del gruppo consiliare 5 Stelle, anche alcuni contributi della minoranza, ritenuti meritevoli in quanto coerenti e organici alle previsioni del programma elettorale, hanno trovato accoglimento’’.
Sul perché siano stati ritirati gli altri cento e passa emendamenti delle opposizioni, sulle trattative andate avanti per ore per arrivare ad uno sblocco della situazione, che si riteneva paralizzata per giorni, nulla è stato specificato, come nulla è stato chiarito in merito ai numerosi emendamenti del gruppo 5 Stelle, evidentemente non rientrati nel lavoro comune con l’amministrazione.
Solo in un successivo comunicato, riguardante l’assunzione di vigili stagionali, l’estensore dei comunicati, intelligentemente, ha rettificato il tiro, ammettendo di ‘’aver cercato la mediazione con tutto il Consiglio comunale… aver chiamato tutti a collaborare al perfezionamento dello strumento finanziario… è stata la nostra priorità’’
Il gruppo delle opposizioni che abbiamo, ormai, identificato come ‘’gruppo 8 – PD’’ , composto dai consiglieri Maurizio Tumino, Giuseppe Lo Destro, Sonia Migliore, Elisabetta Marino, Angelo La Porta, Mario Chiavola, Giorgio Mirabella e GianLuca Morando, ha voluto puntualizzare, nel corso di un incontro con gli organi di informazione, gli esiti delle lunghe sedute del Consiglio Comunale dedicate all’esame dell’importante strumento finanziario.
E’ stato Maurizio Tumino, ormai leader riconosciuto dell’opposizione al Consiglio Comunale di Ragusa, a confermare il giudizio negativo su un bilancio che, nel complesso, viene considerato confusionario e raffazzonato. Ma l’onestà intellettuale del consigliere Tumino non ha potuto evitare di offrire un sincero plauso al Sindaco Federico Piccitto, e ai componenti dell’amministrazione a lui più vicini, per l’apertura concessa alle opposizioni in merito ad alcuni interventi che si ritenevano indispensabili per la città e la collettività. Plauso che è stato esteso al gruppo consiliare per avere compreso le buone ragioni dell’azione politica che, nel contesto di un riesame degli interventi proposti, ha provveduto anche a sfoltire sapientemente quelle parti che, per motivi economici, amministrativi e anche politici, sono passati in second’ordine.
L’unanimità riscontrata dagli emendamenti presentati dalle opposizioni, per Tumino, costituisce un segnale positivo per il futuro della città, nell’auspicio che non risulti un fatto episodico.
E’ stato Giuseppe lo Destro a delineare i motivi del dissenso per l’impalcatura generale del bilancio, mettendo in evidenza l’applicazione delle royalties fra le spese correnti, fattore che, prevedibilmente, imporrà, nei prossimi anni, apposite manovre correttive per sopperire al buco di bilancio derivante da introiti minori.
Per Lo Destro una opposizione attenta, non ostruzionistica, che ha dimostrato competenza e un esame approfondito dello strumento finanziario fra le cui pieghe, unitamente a non pochi errori, erano stati trovati i fondi, circa 5 milioni, per una serie di emendamenti che si ritenevano opportuni per una efficace correzione della manovra. Una opposizione che esprime il rammarico per un confronto tardivo sull’atto, che è stato imperniato più sulla sostanza che sulla qualità degli interventi correttivi, su cui Lo Destro voleva giocare la carta di un reale bilancio partecipato, annunciato ma non pervenuto.
Sonia Migliore ha esaltato la funzione determinante e incisiva di tutto il Consiglio Comunale che è riuscito ad imprimere il suo carattere al Bilancio, apportando quelle modifiche che, grazie ad una azione unitaria, come ammesso anche dalla maggioranza, ha potuto superare le resistenze dell’Assessore al ramo per quei correttivi che venivano rifiutati perché impossibili.
Per la Miglore non mancano gli aggettivi negativi da affibbiare al bilancio, raffazzonato, falso e inconsistente, con molti errori ed artifici contabili, propri di una ‘’finanza creativa’’ finalizzata precipuamente ad aggirare le norme sul patto di stabilità, come per esempio sulle spese per il personale.
Giudizi analoghi sul bilancio di previsione sono stati espressi anche da Mario Chiavola che vede, nel contempo, un ridimensionamento dell’azione politica dell’Assessore Martorana.
Una opposizione che ha reso meno traumatico l’impatto di un bilancio insufficiente e che ha cercato di alleviare precise criticità come per il CoRFiLaC e l’Università.
Elisabetta Marino ha voluto significare l’azione importante che non ha visto privilegiare interessi di parte ma solo settori importanti dell’economia e del sociale.
Opinione condivisa da Angelo la Porta che ha messo in risalto i limiti di un bilancio in chiaroscuro per cui avrebbe auspicato un’azione più decisa e forte delle opposizioni contro scelte che non hanno dato nulla ai servizi sociali, che hanno, addirittura ridotto i fondi per la Polizia Municipale.