Vicenda Università a Ragusa che si arricchisce di un nuovo capitolo che non alimenta certezze e note positive per il futuro della presenza a Ragusa della insostituibile istituzione.
Il rinnovo dei vertici del Consorzio Universitario lascia sul tavolo, da subito, non poche perplessità in merito allo svolgersi degli eventi e trascina dietro di sé una buona dose di illazioni, riserve e pettegolezzi che avremmo voluto lontani dalla importante questione, senza dire che uno dei prescelti si è subito tirato indietro per le riserve sollevate sulla sua nomina.
Una pratica, quella dell’Università, condotta con troppa precipitazione, legittimamente avocata dal Sindaco, ma senza quella partecipazione necessaria e auspicata condivisine di tutti gli attori coinvolti nel Consorzio Universitario che rimane un patrimonio della collettività e non di una singola componente politica.
Ma nemmeno da parte del Movimento 5 Stelle è venuta fuori una posizione, né preventiva, né successiva alle nomine che, stando alle insinuazioni, risultano scelte personali di ben identificati consiglieri comunali che hanno goduto, non si sa a quale titolo, del diritto di indicazione dei nominativi.
Viene da pensare, stando ai fatti, che c’è sta fretta di concludere e si resta appunto perplessi, perché, per fatti di questa importanza e per le implicazioni di carattere politico che ne derivano, se anche il Sindaco può assumere posizioni poco condivisibili, occorrerebbero buoni consiglieri che dovrebbero illuminare l’iter da percorrere.
Convocazione dell’Assemblea dei Soci di lunedì 4 luglio, terza convocazione per il rinnovo del CdA del Consorzio Universitario, che ha segnato la fine della Presidenza Battaglia: una autorevole guida del Consorzio, da tutte le parti apprezzata e condivisa nelle scelte, che meritava ben altri passaggi per una uscita che, in ogni caso, risulterà determinante per le sorti della presenza universitaria a Ragusa.
Figura che risulterà insostituibile per le doti politiche, conosciute, e per quelle gestionali che hanno offerto una conduzione dell’organo consortile quanto mai attenta, su un percorso impervio e costellato di ostacoli di non poco conto.
Le perplessità vengono acuite dalla composizione dell’Assemblea dei soci: ridotti a tre, erano presenti solo il Sindaco per il Comune di Ragusa e la ex provincia regionale, indegnamente inadempiente e quindi priva del diritto di voto. Il terzo socio, la Libera Università Iblea, mancava per l’assenza del Presidente Carmelo Arezzo, immobilizzato nella sua residenza per i postumi di un intervento seguente a un incidente stradale, che ha, invano, per ben due volte, sollecitato il rinvio dell’Assemblea
Il netto rifiuto del rinvio, normalmente adottato in situazioni così delicate e per motivi così gravi, ha significato il voler contrastare, a priori, ogni possibile ipotesi di concertazione nella scelta dei nominativi e di condivisione con i soci, in particolare con la Libera Università e con le forze politiche rappresentanti della collettività che detiene, in fondo, la proprietà del Consorzio.
In pratica una spartizione che appare generata da accordi non ufficiali tra il Comune di Ragusa e la ex Provincia che, formalmente mostra di volersi defilare dal Consorzio ma, di fatto, si muove per conservare le poltrone di vertice.
Il Sindaco non ha potuto procedere all’approvazione del Bilancio, non ha potuto ottemperare ad altri importanti adempimenti, ma ha nominato i nuovi componenti il CdA: sono stati nominati l’avv. Mezzasalma, dirigente della provincia di Ragusa, il prof. Gaetano Bonetti, originario di Vittoria, l’avv. Francesco Bocchieri e l’avv. Laura Battaglia.
Bocchieri e la Battaglia sarebbero espressione di identificati consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle, anche se non risultano negli organici della formazione grillina. Più amici di comitiva, che espressione politica del movimento, addirittura l’avv. Battaglia sarebbe vicina ad ambienti di destra.
L’avv. Mezzasalma, dirigente della provincia regionale, è stato protagonista della aspra contesa fra i soci del Consorzio e ora si ritrova nella scomoda veste di componente il CdA e di difensore delle posizioni dell’ente di viale del Fante.
Il prof. Bonetti, cattedratico dell’Università di Chieti, sostenitore di una Lista Civica in appoggio a un candidato PD in recenti elezioni, ha visto immediatamente censurare la sua nomina perché impelagato in una vicenda di esami facili nella sua Università. Originario di Vittoria, era stato già oggetto di un tentativo di inserimento nel CdA da parte di un commissario della Provincia. La sua nomina, pare, sarebbe stata perorata da elementi vicini ai vertici dell’ente, che nulla hanno a che fare con il Consorzio Universitario.
Poiché nelle vicende di casa nostra non mancano le note colorite, il prof. Bonetti, ancora senza comunicazioni ufficiali sulla nomina, avrebbe contattato l’attuale Presidente del CdA del Consorzio, il Senatore Battaglia, per comunicare la sua rinuncia.
Una vicenda ‘’calda’’ per il Sindaco Piccitto, nel cuore del mese di agosto, sicuramente vittima inconsapevole di attivisti e faccendieri che hanno carpito la sua buona fede, di cattivi consiglieri che hanno tralasciato la indispensabile concertazione, necessaria per la condivisione delle presenze nell’importante CdA, e che hanno messo da parte anche il raccordo con altri Sindaci del territorio che, a questo punto, fuori dall’organo di controllo consortile, hanno motivi per non valutare ipotesi di coinvolgimento nell’apparato universitario.