La Polizia Giudiziaria ha eseguito il fermo di ZID Mohamed nato in Tunisia il nel 1975 in quanto responsabile del reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina: ha procurato l’ingresso in Italia di 222 migranti. Alle ore 17,45 del 4 agosto, la Nave Militare “DATTILO CP 940” della Guardia Costiera, in seguito ad una segnalazione pervenutale dall’MRCC di Roma è stata inviata per evento SAR (Search And Rescue) di un barcone alla deriva. Alle ore 18,05 successive l’unità navale ha raggiunto il natante ed effettuava il trasbordo dei migranti che è terminato alle ore 18,50. Sono stati soccorsi 152 uomini, 30 donne e 41 bambini per un totale di 223 persone provenienti prevalentemente da Siria. Immediatamente sono stati isolati i cittadini provenienti dal maghreb in quanto molto spesso sono coloro che hanno condotto le imbarcazioni o comunque coloro che collaborano con le indagini. Uno dei tunisini presenti si è tradito quando ha sorriso ad una battuta scherzosa di un poliziotto e non poteva farlo se non conoscendo l’italiano. A questo punto il soggetto è stato isolato e ha confessato di aver passato oltre 10 anni in Italia e di aver commesso diversi reati, molti dei quali inerenti il traffico di sostanze stupefacenti. Un lavoro durissimo, quello degli investigatori dei diversi team di Polizia Giudiziaria, in quanto si sono dovuti muovere tra 1.000 migranti con estrema difficoltà ed in più centri aperti per l’occasione. La ricostruzione dei testimoni era molto precisa e dettagliata in ogni sua parte. Gli organizzatori libici, hanno fatto partire tutti i migranti da una piccola spiaggia a bordo di lance di piccole dimensioni ed a gruppi di 25 – 30. Ogni viaggio è durato quasi un’ora fino a giungere ad un punto di mare dove li attendeva un peschereccio più grande. Lo scafista era già stato in Italia ed aveva commesso diversi reati molti dei quali inerenti il traffico di sostanze stupefacenti. Al termine di una delle condanne scontate in carcere il tunisino nel 2011 era stato espulso con accompagnamento coatto in Tunisia pertanto il suo ingresso in Italia, prima dei 5 anni, ha comportato l’arresto anche perché ha fatto ingresso clandestinamente. Stante quanto dichiarato dai testimoni gli organizzatori hanno incassato 1.900 dollari a passeggero per quasi mezzo milione di dollari totali. Al termine dell’Attività di Polizia Giudiziaria coordinata dalla Procura della Repubblica di Ragusa gli investigatori hanno catturato gli scafisti che dopo le formalità di rito e l’identificazione da parte della Polizia Scientifica sono stati condotti presso il carcere di Ragusa a disposizione dell’Autorità Giudiziaria Iblea. Sino ad oggi, solo nel 2014 sono stati arrestati 87 scafisti dalla Squadra Mobile della Polizia di Stato.